La sinfonia del corpo
Trattato medievale sulla salute e il benessere delle donne
di Trotula de' Ruggiero
pp. 160, € 15,00
Manni Editore, 2020
ISBN: 978-88-6266-982-5
Tra il IX e il XIII secolo fiorisce a Salerno una importante scuola di
medicina, dove insegnano i maggiori studiosi dell'epoca, aperta anche
alle donne, sia come allieve che come magistrae. Una di queste, vissuta
attorno all'anno Mille, fu Trotula de' Ruggiero, la cui opera maggiore,
"De passionibus mulierum ante in et post partum", è un trattato di
ostetricia e ginecologia di grande diffusione e autorità per tutto il
Medioevo.
Tradotto in molte lingue europee, pubblicato in decine di
edizioni, studiato nelle università, rappresentò per secoli il
riferimento cardine della medicina occidentale. Il "De passionibus"
inizia delineando la natura caratteristica del genere femminile, che a
differenza della natura del maschio, calda e asciutta, è fredda e umida.
Alle donne manca il calore necessario per dissipare gli umori cattivi, e
sono dunque più deboli e soggette ad ammalarsi prevalentemente negli
organi riproduttivi. Per difendersi dagli umori le mulieres hanno
tuttavia una particolare purificazione, il ciclo mestruale, la cui
regolarità è fonte e segno di salute, e viceversa. Primo compito della
medicina è allora diagnosticare le ragioni dell'interruzione della
regolarità delle mestruazioni e individuare con la farmacopea i rimedi
opportuni. Trotula suggerisce come evitare una gravidanza, o come
scegliere il sesso del bambino che si concepisce; è la prima ad
affermare, contro consolidate credenze, che la sterilità può avere
origine anche maschile; dispensa nozioni di ostetricia sulla posizione
del feto nell'utero, dà indicazioni per individuare i segni di una
gravidanza, e per il regime della puerpera: particolare attenzione
merita il momento del parto, che necessita di una atmosfera serena e
rispettosa del pudore della donna.
Trotula pone le patologie non solo in
relazione con gli umori e con le ipotesi scientifiche dell'epoca, ma
anche con l'intera vita della donna: la sua salute ha a che fare con la
filosofia della Natura cui si ispira l'arte medica del tempo, e aspira a
un corpo sano in armonia con l'universo. In modo consapevole ed
esplicito, Trotula privilegia la sanità delle donne, e dà vita alla
medicina di genere. In Appendice le piante officinali citate da Trotula:
ancora oggi si trovano nelle campagne e in erboristeria. Nel catalogo
Manni si trova anche l'opera di Trotula "De ornatu mulierum", con il
titolo "L'armonia delle donne. Trattato medievale di cosmesi con
consigli pratici sul trucco e la cura del corpo" (2014). Prefazione Rosy
Bindi.
Trotula de’ Ruggiero conosciuta anche con il nome di Trottula, Trotta, Trocta o
Troctula, è stata una medichessa che nell'XI secolo operò nell'ambito
della Scuola Medica Salernitana. Nata a Salerno dalla nobile famiglia
de’ Ruggiero, sposò il medico Giovanni Plateario, da cui ebbe due
figli, Giovanni e Matteo, che proseguirono l'attività dei genitori e i
quali, insieme al padre, sono ricordati come Magistri Platearii. A lei è attribuito, pur con qualche controversia, il trattato De passionibus mulierum ante in et post partum,
edito a stampa solo nel 1544, a Strasburgo, nell'edizione tarda di
George Krant, che segna la nascita dell'ostetricia e della ginecologia
come scienze mediche.
Nessun commento:
Posta un commento