Dio lo volle? 1204: la vera caduta di Costantinopoli
di Marina Montesano
pp. 180, € 16,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-464-9
Un attacco premeditato, il saccheggio selvaggio, massacri e una parziale
distruzione della città sul Bosforo: la prima "caduta di
Costantinopoli" non avvenne nel 1453 per mano ottomana, come
generalmente si ritiene, ma nel 1204 ad opera dei latini, ossia
veneziani e milites in gran parte francesi. È la storia raccontata in
questo volume: nota come quarta crociata, la spedizione promossa da
Innocenzo III puntava ufficialmente alla riconquista di Gerusalemme, ma
finí per prendere la Nuova Roma, greca e cristiana. La storiografia si è
interrogata sull'episodio con esiti differenti.I bizantinisti hanno
generalmente considerato la presa del 1204 come un atto deliberato ai
danni di Costantinopoli, mentre gli studiosi della crociata sono stati
piú cauti, fino a sposare il punto di vista dei protagonisti: come il
cronista Goffredo di Villehardouin, il quale presenta una concatenazione
di incidenti casuali che avrebbero condotto al sacco della città. Alla
luce delle numerose fonti dell'epoca, il libro restituisce un quadro
preciso della vicenda e non esita a chiamare in causa volontà e
comportamenti sinora occultati da una storiografia a tratti compiacente.
Marina Montesano è professore ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di civiltà antiche e moderne, Università di Messina. Si occupa di storia culturale in rapporto alla stregoneria, al genere, ai viaggi in Oriente. Tra i suoi libri più recenti: "Caccia alle streghe" (Salerno 2012); "Marco Polo" (Salerno 2014); "Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy" (Palgrave/ Macmillan (2018); "Streghe. Origini, mito, storia" (De Vecchi 2020); con Franco Cardini ha scritto: "Amerigo Vespucci" (Le Lettere 2011) e "Arte gradita agli dèi immortali. La magia fra mondo antico e rinascimento" (Yume Edizioni 2015).
Marina Montesano è professore ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di civiltà antiche e moderne, Università di Messina. Si occupa di storia culturale in rapporto alla stregoneria, al genere, ai viaggi in Oriente. Tra i suoi libri più recenti: "Caccia alle streghe" (Salerno 2012); "Marco Polo" (Salerno 2014); "Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy" (Palgrave/ Macmillan (2018); "Streghe. Origini, mito, storia" (De Vecchi 2020); con Franco Cardini ha scritto: "Amerigo Vespucci" (Le Lettere 2011) e "Arte gradita agli dèi immortali. La magia fra mondo antico e rinascimento" (Yume Edizioni 2015).
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