L'arte russa dei monasteri
di Komec Aleksej Ilijc
pp. 229, € 65,00
Jaka Book, 2022
ISBN: 978-88-16-60688-5
Come per gran parte della chiesa di
tradizione bizantina, anche in Russia il perno della religione, della
cultura e dell’arte sono stati a lungo i monasteri, vero e proprio
epicentro dell’evoluzione architettonica, pittorica, oltre che luogo di
conservazione delle icone e scriptoria per codici e miniature. Un fulcro
di creazione culturale tanto importante da condizionare l’azione di
governo di regnanti locali e dello stesso zar. Il Cristianesimo nasce in
Russia nel 988 a Kiev, nell’odierna Ucraina, allora Rus’, con la
conversione del principe Vladimir, e proprio in questo luogo abbiamo i
primi monasteri, tra cui quello di Sant’Antonio delle Grotte. Poi il
Cristianesimo e il monachesimo si spingeranno a nord, verso Novgorod,
quindi a Mosca, nuova Bisanzio e nuova Roma, e da lì in tutta la Russia.
Komec, famoso storico dell’arte, ha seguito l’evoluzione culturale e
artistica russa, ripercorrendo cronologicamente la nascita e lo sviluppo
dei vari grandi monasteri, a partire da Kiev per andare poi a Novgorod e
Pskov, fino al cuore della nazione russa e al più celebre tra i
monasteri, la Lavra della Trinità di San Sergio di Radone, il grande
riformatore del monachesimo e della spiritualità ortodossa, senza
dimenticare l’estremo nord delle isole Solovki presso il Mar Bianco e il
monastero omonimo.
Komec Aleksej Ilijc (1936-2007) è stato uno storico dell’architettura e critico d’arte russo che, per oltre cinquant’anni, ha contribuito a proteggere il patrimonio culturale e architettonico di Mosca e San Pietroburgo, dalla sostituzione di siti storici con riproduzioni moderne e imitazioni teatrali grazie al ruolo di direttore dell’Istituto di storia dell’arte di Mosca e membro del Consiglio consultivo di architettura del governo cittadino di Mosca.
Komec Aleksej Ilijc (1936-2007) è stato uno storico dell’architettura e critico d’arte russo che, per oltre cinquant’anni, ha contribuito a proteggere il patrimonio culturale e architettonico di Mosca e San Pietroburgo, dalla sostituzione di siti storici con riproduzioni moderne e imitazioni teatrali grazie al ruolo di direttore dell’Istituto di storia dell’arte di Mosca e membro del Consiglio consultivo di architettura del governo cittadino di Mosca.
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