mercoledì 3 luglio 2024

Astronomicon libri duo

Astronomicon libri duo
di Basinio da Parma
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Anna Gabriella Chisena
pp. VI-573,; € 82,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-330-2

Con il primo poema astronomico composto nel Quattrocento, Basinio da Parma inaugura la rinascenza del genere didascalico di argomento celeste, inserendosi in una tradizione millenaria che vantava illustri predecessori quali Arato, Ovidio e Manilio. Gli Astronomicon libri, scritti intorno al 1455 presso la corte di Sigismondo Malatesta, forniscono una descrizione dettagliata del cosmo e dei princìpi che lo regolano e illustrano in maniera puntuale l’astrotesia, la levata e il tramonto di ciascuna costellazione. Sulla scorta dei Caelestia di Cleomede, l’autore discute per la prima volta in esametri la diversa durata dei giorni e delle notti durante l’anno e il moto contrario dei pianeti. Il rigore scientifico e la grande perizia poetica di Basinio riescono a modellare anche i più complessi argomenti in versi raffinati e retoricamente perfetti. Il volume presenta la prima edizione critica del poema, corredata dalla traduzione italiana e dal commento integrale dei due libri, che dedica larga attenzione agli argomenti ‘tecnici’ e astronomici e all’esame dell’apparato iconografico. La ricostruzione dell’ambiente storico e culturale in cui gli Astronomicon libri vennero elaborati mostra come l’operazione di Basinio fu una delle esperienze più innovative nel panorama dell’Umanesimo italiano.
Anna Gabriella Chisena Assegnista di ricerca per il progetto PRIN «Books of Science. Vernacular Mathematics and Medicine Books in Fourteenth Century Italy». Ha collaborato al progetto Hypermedia Dante network. Associate Fellow presso il L. Boltzmann Institute for Neo-Latin Studies di Innsbruck, dove ha ideato il progetto di edizione digitale dell'Hesperis di Basinio da Parma (dal 2018). Ha conseguito il dottorato di ricerca in Civiltà dell'Umanesimo e del Rinascimento presso l'università di Firenze (2016), presentando la prima edizione critica degli Astronomicon Libri di Basinio da Parma. È stata "F. Yates Short term Fellow" presso il Warburg Institute di Londra (2016) e "Post-Doctoral Fellow" presso la Herzog August Bibliothek di Wölfenbuttel (2018).

martedì 2 luglio 2024

Il trovatore Blacasset

Il trovatore Blacasset
A cura di: Barbara Francioni
pp. 293; € 28,00
Ledizioni, 2024
ISBN: 9791256001880

L’opera di Blacasset, figlio del più noto trovatore e protettore di trovatori Blacatz, appartenente a una delle ultime generazioni di poeti in lingua d’oc, attivo all’incirca tra gli anni Venti e Quaranta del XIII secolo, ha conosciuto la sua unica edizione di corpus nel 1887 per opera di Otto Klein. A distanza di più di un secolo, il volume propone un nuovo studio integrale sulla produzione del giovane signore di Aups, che non manca di picchi di originalità e ricercatezza stilistica e retorica e mostra di coprire un’ampia gamma di generi (dalla canso al gap, dalla cobla esparsa al sirventes). La restitutio textus è preceduta da un ampio inquadramento biografico e storico del trovatore ed è completata da uno studio stilistico e linguistico sui tratti localizzanti, oltre che da una precisa analisi della tradizione manoscritta, che si dimostra spesso eccentrica rispetto ai modelli canonici generalmente attestati. Le liriche sono accompagnate da schede tecniche relative a metrica, rime e bibliografia pertinente, sono introdotte ciascuna da un inquadramento storico-contenutistico e seguite da una traduzione in prosa con apparato negativo e note puntuali. Il volume include, infine, un breve glossario che presenta le scelte lessicali più significative del poeta provenzale.
Barbara Francioni laureatasi presso l’Università degli Studi di Bari nel 2019 con una tesi sull’edizione critica del trovatore Blacasset sotto la direzione del Prof. Riccardo Viel, Barbara Francioni ha ottenuto il titolo di Dottoressa di Ricerca nel 2023 presso l’Università degli Studi di Siena, in cotutela con l’Université de Lorraine e il laboratorio ATILF, con una tesi sulla stratigrafia linguistica del canzoniere estense (D-Da) diretta dal Prof. Fabrizio Cigni e dal Prof. Yan Greub.

lunedì 1 luglio 2024

L’arte dei cristiani d’Oriente

L’arte dei cristiani d’Oriente
Dall'Eufrate al Nilo
di Raphaëlle Ziadé
pp. X - 508; € 150,00
Einaudi, 2024
iSBN: 9788806263331

Seguendo le tracce del cristianesimo orientale, sorto e cresciuto nei tempi e nei luoghi stessi in cui Gesú Cristo era nato, vissuto e morto, Raphaëlle Ziadé ci conduce alla scoperta di un sorprendente patrimonio artistico, culturale e religioso che, per la ricchezza e la varietà delle testimonianze giunte fino a noi nel corso di due millenni di storia, si presenta al lettore italiano con il fascino di un continente pressoché inesplorato. Pittura, scultura e architettura, certo, ma anche oreficeria e arti del libro, tessuti e intagli in avorio e in legno, icone e miniature: nell’ampio respiro del percorso cronologico seguito dall’autrice si passa dall’affascinante unicum della sinagoga di Dura Europos, con le sue straordinarie pitture murali, ai codici purpurei tardoantichi come la Genesi di Vienna e l’Evangeliario di Rossano. Programmi iconografici di grande complessità e sottigliezza si sposano con la fresca e variopinta immediatezza delle miniature siriane e, accanto agli scontri militari e dottrinali, troviamo episodi di pacifica coabitazione e collaborazione tra la cultura figurativa cristiana e quella islamica, all’ombra dell’Impero bizantino e poi di quello ottomano, per giungere infine, attraverso le mirabolanti icone del Sei e Settecento, alla vigilia della Grande Guerra. Il panorama umano non è meno ricco: incontriamo pittori itineranti e monaci stiliti, patriarchi illuminati e tipografi avventurosi, cavalieri crociati nei loro castelli, pellegrini di ogni dove e letterati che fanno la spola tra Roma e i territori orientali, in una fitta rete di contatti e scambi, artistici e culturali, con l’Occidente cristiano. Ziadé ci ricorda con insistenza la fragilità di questo grande patrimonio, minacciato e gravemente depauperato, nel passato, nel presente e, si teme, anche nel futuro, da guerre, catastrofi, vandalismi iconoclasti, oltre che dalla insufficiente conoscenza che ancora oggi ne possediamo. Questo libro, aggiornato alle ultimissime ricerche, si avvale di un ricco e prezioso corredo iconografico, e mira a colmare almeno in parte tali lacune; l’auspicio è quello di rendere piú vicino il patrimonio artistico lontano e affascinante dei cristiani d’Oriente, sottolineando al contempo l’urgenza della sua difficile tutela.
Raphaëlle Ziadé è conservatrice delle collezioni bizantine del Petit Palais di Parigi, nonché curatrice della sala dedicata alle icone bizantine inaugurata nel 2017 nello stesso museo. Studiosa di storia delle religioni, già allieva dell'École biblique et archéologique française de Jérusalem, è membro statutario del laboratorio di ricerca Orient Mediterranée e membro del Comité français des études byzantines. Ha curato per il Petit Palais diverse esposizioni (Le Mont Athos et l'Empire byzantin. Trésors de la Sainte Montagne nel 2009, Dieu(x), modes d'emploi nel 2012) e ha ideato l'epocale mostra Chrétiens d'Orient. 2000 ans d'histoire (Parigi, Institut du Monde Arabe, 2017-18). Per Einaudi ha pubblicato L'arte dei cristiani d'Oriente. Dall'Eufrate al Nilo (2024).