I Rosoni medievali
Significato, simboli, esoterismo e numerologia
di Armando Rossi
pp. 208; € 20,00
Fontana Editore, 2024
ISBN: 9791280418722
Il termine “rosone” indica comunemente una finestra circolare sulle facciate delle chiese romaniche e gotiche. Originariamente chiamata “oculo”, risale al IV-V secolo ed è presente sia in edifici di culto che civili.
Grazie ai Maestri Marmorari Cosmati, i rosoni divennero essenziali nella costruzione delle chiese medievali, soprattutto a Roma. Oltre alla loro funzione decorativa, i rosoni simboleggiano la bellezza e la perfezione della Creazione, richiamando il cielo e il mistero di Dio-luce, unendo valori cristiani e laici. La luce, simbolo della Rivelazione Divina e della vita, penetra nei luoghi sacri attraverso piccoli spiragli, esortando alla contemplazione.
I rosoni medievali rappresentano l’esoterismo delle cose, il loro significato nascosto e la loro unicità che va oltre la comprensione superficiale. Con il richiamo al mandala indiano, simbolo di meditazione e cerchio che racchiude il loto, i rosoni condividono la natura di labirinti, percorsi complessi in continua evoluzione tra periferia e centro, in sintonia con i cicli eterni del cosmo.
Nell’epoca dominata dalla tecnologia e dalla velocità, i rosoni rappresentano un’ancora di stabilità e bellezza duratura. Incantano per la loro maestria architettonica e la loro capacità di stimolare riflessioni profonde sulla spiritualità e sull’armonia cosmica.
Come simboli di unità e perfezione, i rosoni medievali invitano a contemplare il nostro rapporto con il divino e l’universo che ci circonda.
Come simboli di unità e perfezione, i rosoni medievali invitano a contemplare il nostro rapporto con il divino e l’universo che ci circonda.
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