L’arte dei cristiani d’Oriente
Dall'Eufrate al Nilo
di Raphaëlle Ziadé
pp. X - 508; € 150,00
Einaudi, 2024
iSBN: 9788806263331
Seguendo le tracce del cristianesimo orientale, sorto e cresciuto nei tempi e nei luoghi stessi in cui Gesú Cristo era nato, vissuto e morto, Raphaëlle Ziadé ci conduce alla scoperta di un sorprendente patrimonio artistico, culturale e religioso che, per la ricchezza e la varietà delle testimonianze giunte fino a noi nel corso di due millenni di storia, si presenta al lettore italiano con il fascino di un continente pressoché inesplorato. Pittura, scultura e architettura, certo, ma anche oreficeria e arti del libro, tessuti e intagli in avorio e in legno, icone e miniature: nell’ampio respiro del percorso cronologico seguito dall’autrice si passa dall’affascinante unicum della sinagoga di Dura Europos, con le sue straordinarie pitture murali, ai codici purpurei tardoantichi come la Genesi di Vienna e l’Evangeliario di Rossano. Programmi iconografici di grande complessità e sottigliezza si sposano con la fresca e variopinta immediatezza delle miniature siriane e, accanto agli scontri militari e dottrinali, troviamo episodi di pacifica coabitazione e collaborazione tra la cultura figurativa cristiana e quella islamica, all’ombra dell’Impero bizantino e poi di quello ottomano, per giungere infine, attraverso le mirabolanti icone del Sei e Settecento, alla vigilia della Grande Guerra. Il panorama umano non è meno ricco: incontriamo pittori itineranti e monaci stiliti, patriarchi illuminati e tipografi avventurosi, cavalieri crociati nei loro castelli, pellegrini di ogni dove e letterati che fanno la spola tra Roma e i territori orientali, in una fitta rete di contatti e scambi, artistici e culturali, con l’Occidente cristiano. Ziadé ci ricorda con insistenza la fragilità di questo grande patrimonio, minacciato e gravemente depauperato, nel passato, nel presente e, si teme, anche nel futuro, da guerre, catastrofi, vandalismi iconoclasti, oltre che dalla insufficiente conoscenza che ancora oggi ne possediamo. Questo libro, aggiornato alle ultimissime ricerche, si avvale di un ricco e prezioso corredo iconografico, e mira a colmare almeno in parte tali lacune; l’auspicio è quello di rendere piú vicino il patrimonio artistico lontano e affascinante dei cristiani d’Oriente, sottolineando al contempo l’urgenza della sua difficile tutela.
Raphaëlle Ziadé è conservatrice delle
collezioni bizantine del Petit Palais di Parigi,
nonché curatrice della sala dedicata
alle icone bizantine inaugurata nel 2017
nello stesso museo. Studiosa di storia delle
religioni, già allieva dell'École biblique
et archéologique française de Jérusalem,
è membro statutario del laboratorio di ricerca
Orient Mediterranée e membro del Comité
français des études byzantines. Ha curato
per il Petit Palais diverse esposizioni
(Le Mont Athos et l'Empire byzantin. Trésors
de la Sainte Montagne nel 2009, Dieu(x),
modes d'emploi nel 2012) e ha ideato l'epocale
mostra Chrétiens d'Orient. 2000 ans d'histoire
(Parigi, Institut du Monde Arabe, 2017-18). Per Einaudi ha pubblicato L'arte dei cristiani d'Oriente. Dall'Eufrate al Nilo (2024).
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