Nuove ricerche sul Codex Brixianus
a cura di Carla Falluomini e Patrizia Stoppacci
pp. XXII-258; € 45,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094201
Il volume raccoglie una serie di ricerche dedicate al Codex Brixianus (BRESCIA, Biblioteca Queriniana, s.n.), uno dei manoscritti più rappresentativi dell’intreccio di culture che caratterizza l’Italia ostrogota. Purpureo, costituito da tre parti rilegate insieme in un periodo imprecisato, trasmette i canoni eusebiani (ff. 1-34), corredati dagli initia canonum, qui tratti da un perduto testimone della Vetus Latina (VL 10a); segue la seconda parte (ff. 35-38), che va sotto il nome ormai consolidato di Praefatio, in cui l’anonimo autore, probabilmente un Goto, fa riferimento al confronto tra la versione biblica gotica e i corrispettivi testi in greco e latino, e alle loro varianti, evidenziate attraverso un sistema di annotazioni definite con il termine gotico latinizzato uulthres; continua con la terza parte (ff. 39-418), che tramanda i Vangeli (Vetus Latina 10 o f ), molto simile – dal punto di vista codicologico e testuale – al Codex Argenteus gotico (UPPSALA, Universitetsbiblioteket, DG 1 + SPEYER, Historisches Museum der Pfalz, s.n.), anch’esso purpureo. Studiosi di formazione diversa (M. Aceto e la sua équipe, F. Crivello, C. Falluomini, E. Ferraglio, S. Gavinelli, F. Lo Monaco, A. Piras, P. Stoppacci e A. Zironi) hanno qui analizzato il prezioso cimelio alla luce delle proprie competenze e dei progressi della ricerca.
Carla Falluomini è una filologa italiana specializzata in
paleografia, lingue e culture gotiche e lombarde. Attualmente è docente
presso l'Università degli studi di Perugia.
Paola Stoppacci è professoressa associata di Letteratura latina medievale e umanistica all'Università di Perugia.
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