Folgóre da San Gimignano
Historia di un poeta cavaliere
di Luciana Benotto
pp. 400; € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
La Vita Felice, 2024
ISBN: 9788893468008
«Tutto intorno si fece silenzio e fu così che lui cominciò a leggere con brio ciò che aveva creato, intervallato di tanto in tanto dal flauto di Lapo, e man mano che declamava cresceva la meraviglia degli astanti. Poiché i suoi erano versi giocosi che parlavano dell’onore, della virtù e del coraggio di un cavaliere urbano che è lieto di stare al servizio della collettività comunale, piacquero molto, e se ne parlò così tanto che nei giorni successivi Jacopo di Michele fu soprannominato “Folgóre”, perché fulgida era stata la sua poetica alla tavola del podestà Goccio de’ Manneri, e quello pseudonimo lo avrebbe accompagnato piacevolmente per tutta la vita.»
Sappiamo poco di Folgóre, di lui ci sono rimasti solo trentacinque sonetti sopravvissuti all’oblio del tempo; e tuttavia da essi, dalla loro forza, dalla profonda carica emotiva e spirituale che li caratterizza, emerge l’uomo che egli fu, il tempo storico in cui visse, il suo trascorso esistenziale e politico.
Il romanzo delinea la personalità e le gesta di Jacopo di Michele, ribattezzato “Folgóre” dai contemporanei per le sue qualità poetiche e militari, nonché lo spirito del Medioevo comunale a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, contraddistinto da eventi rilevanti quali le guerre tra guelfi e ghibellini e tra guelfi bianchi e guelfi neri che hanno influenzato non solo la vita del protagonista, ma anche la storia dell’Italia tutta. Il romanzo racconta la sua vita e il suo destino che si intreccia indissolubilmente con quello della sua città, la mirabilissima San Gimignano, narrandone gli ultimi anni di splendore prima del suo assoggettamento a Firenze e della successiva decadenza seguita alla terribile pestilenza del 1348.
Sappiamo poco di Folgóre, di lui ci sono rimasti solo trentacinque sonetti sopravvissuti all’oblio del tempo; e tuttavia da essi, dalla loro forza, dalla profonda carica emotiva e spirituale che li caratterizza, emerge l’uomo che egli fu, il tempo storico in cui visse, il suo trascorso esistenziale e politico.
Il romanzo delinea la personalità e le gesta di Jacopo di Michele, ribattezzato “Folgóre” dai contemporanei per le sue qualità poetiche e militari, nonché lo spirito del Medioevo comunale a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, contraddistinto da eventi rilevanti quali le guerre tra guelfi e ghibellini e tra guelfi bianchi e guelfi neri che hanno influenzato non solo la vita del protagonista, ma anche la storia dell’Italia tutta. Il romanzo racconta la sua vita e il suo destino che si intreccia indissolubilmente con quello della sua città, la mirabilissima San Gimignano, narrandone gli ultimi anni di splendore prima del suo assoggettamento a Firenze e della successiva decadenza seguita alla terribile pestilenza del 1348.
Luciana Benotto laureata in Lettere moderne, ha insegnato letteratura italiana e storia in una scuola superiore. Come giornalista pubblicista ha collaborato con «Tuttoturismo», nelle rubriche culturali di alcuni settimanali tra cui «L’Altomilanese» e «Città Oggi» e nei quotidiani «Il Giorno» e «Il Giornale». Attualmente, tiene una rubrica su «Alessandria Today WordPress». Ha pubblicato Il Carnevale dei misteri, Armonia Mundi e, per le nostre edizioni, i romanzi storici Il Duca e il Cortigiano, A bon droit e Sofonisba. La turbinosa giovinezza di una pittrice. Organizza, con l’associazione culturale equiLibri, eventi letterari e artistici.
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