Gli ebrei nell'Italia medievale
di Giacomo Todeschini
pp. 268, € 24,00
Carocci, 2018
ISBN: 9788843090808
Gli ebrei sono presenti sui territori italiani da tempi remoti.
Cittadini dell’impero romano, sono stati riconosciuti come tali durante
le prime fasi della cristianizzazione. Nel periodo dal IV all’XI secolo,
nonostante le polemiche conversionistiche, gli ebrei sono stati uno dei
molti gruppi che componevano la complessa e multicentrica realtà
italiana. Dal XII secolo alla fine del Medioevo questa relativa
normalità divenne gradualmente una condizione minoritaria. Benché la
storiografia abbia abitualmente rappresentato gli ebrei italiani
soprattutto come specialisti del prestito a interesse e usurai pubblici,
la loro presenza, precedente alla cristianizzazione stessa della
penisola, fu in realtà caratterizzata da numerose attività professionali
e da un’intensa produzione culturale, letteraria e giuridica. La
componente ebraica della società italiana ha dunque attraversato i dieci
secoli del Medioevo interagendo in diversi modi con la maggioranza
cristiana. La storia della mutevole relazione del mondo ebraico italiano
con la popolazione cristiana e con le élite che la governavano consente
di rileggere la storia d’Italia alla luce della varietà etnica e
culturale che le è propria sin da tempi antichissimi.
Giacomo Todeschini ha insegnato Storia medievale
all'Università di Trieste. Ha analizzato la formazione della razionalità
economica europea, le forme di esclusione dalla cittadinanza e il ruolo
degli ebrei nel mondo cristiano medievale e moderno. Ha svolto attività
di ricerca presso l’École Normale Supérieure di Parigi, l’Oxford Centre
for Hebrew and Jewish Studies, l’Institute for Advanced Study di
Princeton e il Wissenschaftskolleg di Berlino. Fra i suoi libri più
recenti: I mercanti e il tempio (Il Mulino, 2002); Ricchezza francescana (Il Mulino, 2004); Visibilmente crudeli (Il Mulino, 2007); Come Giuda (Il Mulino, 2011); La banca e il ghetto (Laterza, 2016).
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