Il Purgatorio di San Patrizio
Documenti letterari e testimonianze di pellegrinaggio (secc. XII-XVI)
a cura di Giovanni Paolo Maggioni, Roberto Tinti e Paolo Taviani
pp. CLXXII-571, € 58,00
Sismel, 2018
ISBN: 978-88-8450-739-6
Secondo quanto testimonia un’ampia tradizione
medievale, il Purgatorio di san Patrizio è quel luogo – le cui tracce si
ritrovano fin nella moderna letteratura europea, dal Volksbuch
Fortunatus a Calderón de la Barca e a Gesualdo Bufalino – da dove si
riteneva fosse possibile accedere all’aldilà e ritornarne, senza morire.
Si tratta di una variante irlandese delle visioni tradizionali
dell’oltretomba, saldatasi con quella dei racconti di un pellegrinaggio
reale, noto a tutti e legato ad un luogo geografico ben definito:
un’isola del Lough Derg, in Irlanda. Il volume propone, raccolto insieme
per la prima volta, un dossier antologico esaustivo dei testi fondanti
tale tradizione (dal Tractatus de Purgatorio sancti Patricii, del XII
secolo, fino alla trattatistica domenicana del XIII) e delle
testimonianze di pellegrinaggio più o meno esplicitamente legate al
Lough Derg (dalla prima attestazione di Philip de Slane, del 1324, alla
lettera di Francesco Chiericati ad Isabella d’Este, del 1517). Tutti i
testi, corredati dalla traduzione italiana, sono commentati sotto il
profilo storico e filologico. Alcuni sono editi qui per la prima volta,
come il Libellus de descriptione Hibernie di Philip de Slane e il De
situ universorum di John de Tewkesbury; altri, come la Visio Ludovici di
Taddeus de Gualandis, si presentano in una nuova edizione criticamente
fondata.
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