I custodi della pergamena del Diavolo
di Francesca Ramacciotti
pp. 356, € 12,00
Newton Compton, 2019
ISBN: 9788822726049
Nel 1174 dello Stile Pisano, anno in cui l’architetto Deotisalvi inizia a costruire la Torre di Pisa, viene rubato l’oro che un tempo rivestiva l’antico arco di trionfo della città: la Porta Aurea.
Inoltre Pisa è funestata da una serie di strani femminicidi, su cui indaga il giovane perito legale Lanfranco, pupillo di Deotisalvi.
Ai giorni nostri, Yasser Martani, uno scrittore di saggi storici, convinto che il ladro sia un notabile di Pisa e che per questo motivo le fonti siano inspiegabilmente carenti di notizie su quell’anno, cerca di scoprirne l’identità e ritrovare l’oro.
Inoltre Pisa è funestata da una serie di strani femminicidi, su cui indaga il giovane perito legale Lanfranco, pupillo di Deotisalvi.
Ai giorni nostri, Yasser Martani, uno scrittore di saggi storici, convinto che il ladro sia un notabile di Pisa e che per questo motivo le fonti siano inspiegabilmente carenti di notizie su quell’anno, cerca di scoprirne l’identità e ritrovare l’oro.
Con lui collabora Emma, una bella dottoranda in storia medievale, in possesso di una cronaca scritta da una suora, proprio a partire dal 1174. Nel testo la monaca accenna a un malfattore che la minaccia e che ha nascosto in un luogo misterioso il frutto del suo crimine.
Sia nelle fonti in possesso dello scrittore che nella cronaca della suora, compare l’espressione Porta del demonio. Dato che l’oro, nel medioevo era detto “frutto del demonio”, i due pensano che l’espressione fosse il nome criptato della Porta Aurea.
Yasser ed Emma credono, quindi, che il criminale citato dalla monaca sia l’autore del furto e iniziano una caccia all’oro a ritroso nel tempo, proprio nel periodo in cui Lanfranco tenta di catturare l’assassino delle giovani donne.
I delitti e gli intrighi del passato si congiungeranno al quelli del presente, fino all’insospettabile epilogo.
Sia nelle fonti in possesso dello scrittore che nella cronaca della suora, compare l’espressione Porta del demonio. Dato che l’oro, nel medioevo era detto “frutto del demonio”, i due pensano che l’espressione fosse il nome criptato della Porta Aurea.
Yasser ed Emma credono, quindi, che il criminale citato dalla monaca sia l’autore del furto e iniziano una caccia all’oro a ritroso nel tempo, proprio nel periodo in cui Lanfranco tenta di catturare l’assassino delle giovani donne.
I delitti e gli intrighi del passato si congiungeranno al quelli del presente, fino all’insospettabile epilogo.
Francesca Ramacciotti è nata e vive a Livorno. Accanita lettrice, ha sempre scritto: racconti,
sceneggiature e testi teatrali. È stata allieva di Giulio Mozzi,
Sebastiano Mondadori e Carlo A. Martigli. Ha esordito con Un angelo nel pallone. I custodi della pergamena del diavolo è il suo secondo romanzo.
Nessun commento:
Posta un commento