sabato 12 dicembre 2020

Economia politica classica e storia economica dell’Europa medievale

Economia politica classica e storia economica dell’Europa medievale
di Paolo Cammarosano
pp. 446, € 45,00
Cerm e Gaspari editore, 2020
ISBN: 978-88-95368-35-123
 
Gli economisti classici, da Adam Smith a Alfred Marshall, dedicarono spesso un interesse alla storia economica delle età passate, dall’antichità al medioevo. Nei tempi recenti il dialogo fra economisti e storici è divenuto meno frequente. Per ravvivarlo è bene comprendere la visione che gli economisti classici ebbero dello sviluppo economico medievale e porsi nei loro confronti in maniera vitale e critica. Alla rivisitazione di quei classici segue nel libro un discorso su due fondamentali elementi della storia economica, evoluzione demografica ed evoluzione dei prezzi, e si indicano nuovi metodi di analisi.

Infine, nella parte più ampia del libro, è proposto un profilo della storia economica dell’Europa medievale dal VI al XV secolo. L’autore tenta di collocare con scansioni cronologiche “dal volto umano”, cioè generazionali, le componenti dell’economia: agricoltura, produzione di manufatti, commercio, rapporti di credito, presenza delle autorità pubbliche e svolgimento della cultura. Attraverso queste vicende del passato ci vengono incontro, con drammatico affollamento, immagini oggi familiari: rapporto tra popolamento e risorse, spostamenti di popoli e loro incidenza nell’economia e nella società, diseguaglianze di capitali e di redditi, sviluppo e stagnazione, inflazione e deflazione, dimensioni crescenti del debito pubblico, incidenza dei livelli culturali, incidenza delle capacità tecniche e dei mutamenti della tecnica, economia pubblica ed economia privata, interesse pubblico e interessi privati, propensioni al protezionismo economico.
Paolo Cammarosano insegna Storia medievale all’Università di Trieste. Si è occupato di storia economica, sociale, politica e culturale dell’Italia su tutto l’arco del medioevo, sia con tematiche generali sia con studi di ambito cittadino, o incentrati su determinati settori del territorio rurale o di ambito regionale (soprattutto Toscana e Italia nord-orientale). Più in particolare, ha analizzato forme di insediamento rurale e sviluppo dei castelli, rapporti di dipendenza contadina nel quadro della signoria locale, istituzioni feudali, relazioni tra città e campagne nell’età comunale, struttura delle dinastie aristocratiche dell’età romanica, relazioni tra nobiltà e chiese, strutture familiari nelle città comunali, fisionomia dei ceti dominanti nelle città comunali, questioni di storia delle finanze pubbliche e della fiscalità, problemi di alfabetizzazione e cultura scritta e di struttura delle fonti scritte, forme della propaganda politica.

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