La politica dell’evidenza nel Trecento fiorentino
di Klaus Krüger
traduzione di Viviana Chilese
pp. 112, € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833133195
Nel corso del Trecento, le immagini diventano sempre più parte
integrante del discorso politico e dell’azione pubblica, con una
capacità di impatto visivo senza precedenti. Sulle facciate delle piazze
urbane, in palazzi comunali, in chiese o conventi, in edifici di arti e
confraternite, le pitture acquisiscono un potere enorme, “interagendo”
con riunioni, rituali o cerimonie e raffigurando una realtà in cui i
vari gruppi sociali potevano riconoscersi.
Un fenomeno tanto complesso solleva questioni di vasta portata. In
che modo le immagini raffigurarono argomenti politici teorici e
astratti, questioni di giurisdizione, affari di governo, restando al
contempo fedeli al nuovo paradigma “realistico” di Giotto? E quale
importanza ebbe il postulato della “bellezza” e del valore estetico,
sempre più richiesto dall’élite di committenti ricchi e politicamente
potenti?
In questo saggio sull’efficacia politica delle immagini e il loro
significato costitutivo per l’immaginazione sociale nell’età di Giotto e
Dante, Klaus Krüger svela al lettore un affascinante palcoscenico,
centrale nella storia
dell’arte italiana alla vigilia del Rinascimento.
Klaus Krüger insegna Storia dell’arte presso la Freie Universität di
Berlino ed è stato visiting professor a Parigi (EHESS), New York
(Columbia University), Vienna (IFK) e Roma (Bibliotheca Hertziana). Tra
le sue pubblicazioni recenti: Grazia. Religiöse Erfahrung und ästhetische Evidenz (Göttingen 2016) e Bildpräsenz – Heilspräsenz. Ästhetik der Liminalität (Göttingen 2018).
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