1289 La battaglia di Campaldino
di Federico Canaccini
pp. 256, € 20,00
Laterza, 2021
ISBN: 9788858143902
L’11 giugno 1289, a Campaldino, nella angusta valle del Casentino, si
scontrano due grandi eserciti capeggiati da Firenze e da Arezzo. 20.000
fanti e oltre 2.000 cavalieri divisi da rivalità ideologiche, volontà
egemoniche e interessi economici. Infatti le città toscane sono tutte
guelfe e Firenze è ormai assurta al rango di vera e propria potenza
regionale, i Ghibellini sono ridotti all’esilio e trovano rifugio in
sparuti capisaldi come Pisa e Arezzo. La guerra che si apre allora è per
una parte una guerra di sopravvivenza, a fronte di un contesto
internazionale che vedeva il campo imperiale in gravissima difficoltà,
per l’altra è di affermazione di un dominio e di una centralità che non
accettano rivali o resistenze. Dopo due anni dall’andamento incerto e
dalle sorti altalenanti, il conflitto si decide in un unico scontro. Una
battaglia entrata nella storia perché non si trattò soltanto
dell’ennesima guerra tra Comuni, così frequenti nel Medioevo italiano,
ma anche tra fazioni e persino di guerra civile, militando fuorusciti
nell’uno e nell’altro schieramento. A Campaldino, tra i cavalieri della
prima schiera, quelli che avrebbero dovuto eseguire le azioni più
temerarie, vi è un giovane Dante Alighieri che non dimenticherà
facilmente le scene agghiaccianti di quel giorno di sangue, lasciandone
traccia nella sua Commedia.
Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma e attualmente insegna Paleografia e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma. In qualità di ricercatore all’Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di Questioni quodlibetali e di trattati astrologici inediti. È assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”, di cui cura la rubrica d’apertura. Tra le sue pubblicazioni, Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007), Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008) e Al cuore del primo Giubileo (2016). Per Laterza è autore di 1268. La battaglia di Tagliacozzo (2018).
Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma e attualmente insegna Paleografia e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma. In qualità di ricercatore all’Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di Questioni quodlibetali e di trattati astrologici inediti. È assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”, di cui cura la rubrica d’apertura. Tra le sue pubblicazioni, Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007), Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008) e Al cuore del primo Giubileo (2016). Per Laterza è autore di 1268. La battaglia di Tagliacozzo (2018).
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