Ai margini del Medioevo
Storia culturale dell'alterità
di Marina Montesano
pp. 272, € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2021
ISBN: 9788829005017
Che cosa significa essere marginali? Quali sono i meccanismi che in una
società determinano inclusioni ed esclusioni? Generalmente pensiamo a
fattori economici, politici, identitari, religiosi, culturali, che
tuttavia nella storia hanno avuto un peso differente secondo le
circostanze. Nel nostro Medioevo, il fattore discriminante è stato
quello religioso: nella cultura di quel periodo, infatti, la difformità
di fede difficilmente era consentita e anzi era percepita quale
alterità, mentre si mostravano atteggiamenti più mediati e accomodanti,
spesso persino inclusivi, nei confronti degli umili, dei malati, dei
bisognosi, degli stranieri. Sia che si manifestasse come eresia sia come
adozione di un altro culto, in particolare l’ebraismo e l ’Islam
europei, la differenza religiosa costituiva invece sempre un discrimine
profondo, frutto non di casualità, ma di politiche culturali precise. Il
libro indaga, sulla lunga durata, le ragioni di questo “carattere
originario” della nostra cultura, alla luce del fatto che le scelte
compiute nel passato si riverberano sul nostro presente più di quanto si
sia disposti ad ammettere.
Marina Montesano insegna Storia medievale all’Università di Messina. Si occupa di storia
culturale, in particolare di stregoneria, di genere, di viaggi. È fellow
di Villa I Tatti (The Harvard University Center for Italian Renaissance
Studies) e membro del comitato scientifico della International Society
For Cultural History. Fra le sue pubblicazioni: Caccia alle streghe (Roma 2012); Marco Polo (Roma 2014); Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy (London 2018); Dio lo volle? 1204: la vera caduta di Costantinopoli (Roma 2020). Collabora con le pagine culturali di “il manifesto” e con “Storica National Geographic”.
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