Il pensiero di John Fortescue
Costituzione, legge e teoria della proprietà nell’Inghilterra del Quattrocento
di Stefano Simonetta
pp. 176, € 19,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2021
ISBN: 9788829004676
Il nome di John Fortescue (1396 ca.-1478 ca.) – il più eminente giurista
e teorico politico inglese del XV secolo, a lungo presidente della
suprema corte di giustizia sotto Enrico VI, durante la guerra delle Due
Rose – è legato soprattutto alla sua analisi dei diversi modelli
costituzionali, al cui centro è l’idea che l’Inghilterra sia «un regime
politico e regale», una monarchia limitata. Il volume esamina la genesi
di questa formula e le ragioni della sua fortuna, nonché la natura del
sistema di governo che essa descrive e il ruolo assegnato a parlamento,
consiglio ristretto e giudici nel vincolare il potere regio. Nel
contempo, in questa prima monografia italiana dedicata alla figura di
Fortescue, si affrontano altri nodi cruciali della sua riflessione,
quali la concezione della legge, l’adozione di un metodo comparativo nei
confronti dei differenti sistemi costituzionali, giuridici ed
economici, il fermo ripudio della tortura, l’impegno verso il contrasto
alla povertà e, infine, una dottrina sull’origine e sul fondamento della
proprietà privata molto vicina a quella teorizzata in seguito da John
Locke: tutti elementi che riflettono la fase di transizione dal medioevo
alla prima età moderna in cui affondano le radici del suo pensiero.
Stefano Simonetta insegna Storia della filosofia medievale all’Università degli Studi di
Milano. Le sue ricerche riguardano prevalentemente alcuni aspetti della
riflessione teologica ed ecclesiologica medievale e il pensiero politico
fra tardo medioevo e prima età moderna, temi sui quali ha pubblicato
volumi e saggi in Italia e all’estero.
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