Le fonti duecentesche per la storia del territorio della provincia di Varese
Documenti degli Archivi minori
a cura di Alfredo Lucioni, Gian Paolo Giuseppe Scharf
pp. 624, € 40
Vita e Pensiero, 2021
ISBN: 9788834341780
Una ricognizione in archivi di famiglie, in archivi di enti comunali ed ecclesiastici, oltre che in fondi minori di archivi pubblici, ha rivelato una insospettata ricchezza di documenti del Duecento riconducibili al territorio oggi compreso entro i confini della provincia di Varese, a grandi linee sovrapponibile al medievale comitato del Seprio. In Le fonti duecentesche per la storia del territorio della provincia di Varese a cura di Alfredo Lucioni e Gian Paolo G. Scharf sono raccolte oltre duecento di queste carte notarili, alcune delle quali conservate in depositi archivistici di non agevole accesso. La maggior parte degli atti reperiti sono inediti e perciò vengono pubblicati integralmente; altri, già editi, sono soltanto regestati. Nella sezione iniziale del libro alcuni saggi, affidati a vari autori, presentano ricerche imperniate su atti appartenenti a tale patrimonio documentario, finora poco noto sebbene ricco di spunti per nuove feconde indagini su uomini, società e istituzioni del XIII secolo nell’area del Seprio (Arcisate e la pieve di S. Vittore, Saltri, tra Bosto e Bizzozero, il comune di Maccagno, ecc.). Così, ad esempio, Serena Contini racconta il fondo pergamene della Biblioteca Civica di Varese, mentre Paolo Grillo esplora il Liber iurium di Milano e un diploma ignoto di Federico I.
Alfredo Lucioni è docente di Storia medievale e Storia della Lombardia medievale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha condotto ricerche sul mondo dei monasteri italici, con particolare attenzione al tema della formazione delle reti monastiche; sulle istituzioni ecclesiastiche di vertice e di base (diocesi e pievi) dell’Italia settentrionale e sul regnum Italie tra X e XI secolo. Da tempo indaga il territorio dell’antico comitato del Seprio, argomento sul quale ha pubblicato numerosi studi e documenti.
Gian Paolo Giuseppe Scharf, laureato in Storia medievale e dottore di ricerca in Storia urbana e rurale, svolge ricerche in vari settori della storia medievale, con preferenza per la storia istituzionale basso medievale. Ha studiato Toscana, Umbria, Marche, Romagna, Lombardia, Piemonte. Ha pubblicato un centinaio di lavori, fra cui quattro monografie e un libro di fonti. Dal 2007 collabora stabilmente con l’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities dell’Università degli Studi dell’Insubria con la qualifica di tecnico scientifico.
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