mercoledì 14 aprile 2021

La spada, la croce e il giglio

La spada, la croce e il giglio
L'Appennino romagnolo nel Medioevo e in Età moderna
a cura di Luca Onofri
testi di Maria Sofia Celli, Luca Onofri, Ettore Povio, Francesca Ture
pp. 224, € 16,00
Edizioni Il Ponte Vecchio, 2021
ISBN: 9788865419939
 
Terra di confine, di spiritualità e di conquista, l'Appennino romagnolo ha vissuto nel Medioevo e nell'Età Moderna secoli cruciali, che ne hanno segnato la cultura ed il paesaggio. Le foreste selvagge e le impervie vallate furono la meta prediletta di asceti ed eremiti, che iniziarono a popolare queste montagne, innescando un processo di antropizzazione, il cui esito fu la nascita di grandi abbazie, sovraintese da potenti abati. I passi e le strade, percorsi da mercanti, pellegrini ed eserciti, divennero l'oggetto delle mire e delle attenzioni dei signori feudali, che resero l'area appenninica una scacchiera punteggiata di torri e castelli. Le stesse vie di comunicazione, che costituivano una testa di ponte verso le fertili e strategiche pianure romagnole, attrassero l'attenzione di Firenze, città potente, bramosa di commercio ed affamata di cereali, la quale ben presto valicò lo spartiacque imponendo il suo dominio sulle montagne romagnole. Tali sono state le dinamiche che hanno segnato questa terra e che hanno scandito la vita dei popoli delle sue vallate, dove ancora si possono scorgere i ruderi di antiche case coloniche, segni tangibili di una quotidianità rimasta immutata nel tempo, sino a pochi decenni fa. Monaci, signori feudali e conquistatori toscani sono i principali protagonisti di questo libro, che vuole essere non solo una raccolta di informazioni storiche sul l'Appennino romagnolo nel suo complesso, ma anche una guida per conoscere e scoprire una terra di confine, per nulla marginale nella storia della Romagna.
Luca Onofri (1995) è insegnante ed è laureato in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Ha realizzato le tesi Parodie della società romana nella commedia plautina e I canti dell’Ifigenia in Tauride di Euripide. Introduzione e commento metrico.
Maria Sofia Celli (1993) è laureata in Beni Culturali all’Università di Bologna, con la tesi Storia del pellegrinaggio, uno studio sulla Via Romea Germanica. Appassionata di escursionismo, ultimamente si dedica all’ambito della comunicazione.
Ettore Povia (1995) vive a Firenzuola (FI), dove ha collaborato col Museo della Pietra Serena. Frequenta Scienze dei Servizi Giuridici all’Università di Firenze.
Francesca Ture (1995) è laureata in Beni Culturali all’Università di Bologna, con la tesi Theoi Synnaoi nel mitreo di Santa Prisca a Roma. È prossima alla discussione della tesi di laurea magistrale Podcast e storytelling nella comunicazione archeologica. Un progetto di valorizzazione della valle del Bidente (FC). 

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