L'Ordine di San Lazzaro nei Giudicati sardi
Cavalieri lebbrosi e cavalieri templari nella Sardegna medievale
di Massimo Falchi Delitala
pp. 128, € 12,00
Edizioni Penne & Papiri, 2021
ISBN: 9788889336830
L'Ordine e Sacra Religione di San Lazzaro sorse in Terrasanta,
probabilmente prima o contemporaneamente alle crociate, e oltre alla
funzione militare e religiosa ebbe anche quella di curare, con
conoscenze e mezzi del tempo, la terribile malattia della lebbra. I
cavalieri lazzariti avevano la duplice veste di poveri lebbrosi
destinati a una morte lenta e dolorosa, al pari di coloro che curavano, e
temuti guerrieri che non temevano la morte, disposti a morire in
battaglia, sinché il male concedeva loro di portare le armi. Come altri
ordini militari e religiosi, specie dopo la perdita degli ultimi
avamposti in Oriente, anche quello lazzarita estese la propria presenza
fino alla Sardegna, con il principale compito di curare il male quando
coloro che avevano partecipato alle crociate ei pellegrini che
ritornavano dai Luoghi Santi. Tuttavia le condizioni
giuridiche-istituzionali dell'Isola erano differenti da quelle esistenti
sul Continente: nel medioevo, infatti, esistevano quattro Stati
nazionali con propri istituti e retti da un sovrano non necessariamente
ereditario (giudice), e fra questi era sconosciuto l'istituto del feudo,
di derivazione germanica. La peculiare conformazione istituzionale di
questi stati, se era certamente ostativa per una presenza "politica" di
taluni Ordini militari, come quello del Tempio o dei cavalieri di San
Giovanni (di Rodi, di Malta), non lo era per un Ordine che aveva come
l'ultimo rimasto lo scopo né politico né militare, e perciò non
sospetto, della cura della lebbra, con conseguente fondazione di
lebbrosari. I lebbrosi erano considerati, nel medioevo, maledetti da Dio
e non era presente alcuna autorità, né civile né religiosa, che avesse
come ragion d'essere di soddisfare i loro bisogni materiali. L'esistenza
di tali ospedali specialistici, perciò, poteva essere percepita dai
governanti sardi come un valido supporto per le esigenze delle
esperienze isolane fra cui, ben presto, si era esteso il contagio.
Massimo Falchi Delitala è stato avvocato del Consiglio Regionale della
Sardegna, e per anni ispettore onorario della Sovrintendenza
Archeologica di Cagliari e Oristano. È stato relatore in convegni di
storia medievale ed è Cavaliere Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio
e Lazzaro. Sue pubblicazioni: "Le Commende dell’Ordine di San Maurizio e
Lazzaro nel Regno di Sardegna" (in "Templari, crociate, Giudicati e
Ordini monastico-cavallereschi nella Sardegna medioevale", Cagliari
2011) e "La Loggia inglese di Cagliari (1738-1814)" (in "Questione sarda
e dintorni", Cagliari 2012). È anche coautore del "Codice delle leggi
fondamentali della Regione Sarda" (Milano 1997).
Per le Edizioni Penne & Papiri ha pubblicato "La leggenda medievale di Mastro Hiram" (Latina 2002-Tuscania 2021), "I templari nei Giudicati sardi" (Latina 2003), "L'avventura sarda di Re Enzo Hoenstaufen" (Tuscania 2019).
Per le Edizioni Penne & Papiri ha pubblicato "La leggenda medievale di Mastro Hiram" (Latina 2002-Tuscania 2021), "I templari nei Giudicati sardi" (Latina 2003), "L'avventura sarda di Re Enzo Hoenstaufen" (Tuscania 2019).
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