Il cavaliere, la donna, il prete
Il matrimonio nella Francia feudale
di Georges Duby
Traduzione di S. Brilli Cattarini
pp. 257, € 20,00
Il Saggiatore, 2017
ISBN: 8842823333
Adulterio, bigamia, incesto: queste le accuse mosse a Filippo, il primo
sovrano dei franchi occidentali a essersi meritato la scomunica.
Nell'anno del signore 1092 Filippo, già sposato con Berta d'Olanda, rapì
Bertrada di Montfort, la quinta moglie del suo parente Folco il
Rissoso, conte d'Angiò; il 15 maggio fu celebrato il matrimonio. Papa
Urbano II condannò l'unione scomunicando Filippo, che tuttavia, benché in
ansia per la sorte della sua anima, perseverò nel peccato fino a farsi
scomunicare altre due volte. Fino all'XI secolo le nozze di re e
cavalieri erano state questione di patrimoni, di affari. Ma quando la
Chiesa decise di accrescere il proprio potere temporale non potè più
rimanervi estranea: impose una nuova morale matrimoniale, servendosi
anche dell'arma della scomunica - come nel caso di Filippo I, condannato
per colpe che poco tempo prima non erano tali. Gradualmente, quella che
fino ad allora era stata una cerimonia profana, da risolvere in
contratti e grandi bagordi, diventò un sacramento. Tra il cavaliere e la
donna si insinuò, nel giorno dello sposalizio, il prete benedicente.
"Il cavaliere, la donna, il prete", che il Saggiatore rende nuovamente
al lettore, è stata la prima opera sulla sessualità e sul matrimonio nel
Medioevo. Tra cortei nuziali e amori ancillari, matrimoni regali e
altrettanto nobili divorzi si fa strada la maestria di Georges Duby,
grande studioso del Medioevo e massimo rappresentante della storiografia
sociale dell'École des Annales: unendo un'indagine storica rigorosa
alla piacevolezza della narrazione, ci racconta la genesi di mentalità e
comportamenti che ancora oggi dominano la nostra società.
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