Pergamene del monastero milanese di Sant’Apollinare (1204-1263)
di Timothy Salemme e Maria Cristina Piva
pp. 528, € 40,00
Vita e Pensiero, 2017
ISBN:
9788834332597
Fondato
agli inizi del Duecento, il monastero di Sant’Apollinare di Milano fu,
fin dalle sue origini, tra i centri nevralgici dell’irradiamento
dell’esperienza monastica femminile legata all’ideale di vita di
Francesco d’Assisi: un’esperienza promossa dalla sede apostolica, e più
particolarmente dal cardinale Ugolino d’Ostia, dal 1227 papa col nome di
Gregorio IX. Grazie all’autorità del suo fondatore e al suo stretto
rapporto col convento milanese dei frati Minori, il
monastero rappresentò a lungo per la città ambrosiana e per il suo
territorio un punto di riferimento per la vita regolare femminile,
direttamente soggetta alla Chiesa di Roma e da quest’ultima
regolamentata. L’antico tabularium di Sant’Apollinare, oggi disperso in
vari fondi archivistici milanesi, costituisce una fonte di primaria
importanza per lo studio e la comprensione del ruolo di assoluto rilievo
giocato nel XIII secolo dall’ente regolare
sul piano religioso, sociale,
economico e politico nella metropoli lombarda: un mondo nel
quale, proprio in quel frangente, cominciava gradualmente a consumarsi
il passaggio dagli assetti tardo-comunali a quelli delle prime
esperienze proto-signorili. Questo libro offre al
pubblico l’edizione critica di 109 documenti provenienti dall’antico
archivio di Sant’Apollinare, risalenti tutti al periodo compreso tra il
1204 e il 1263 e attualmente conservati presso l’Archivio di Stato di
Milano.
Timothy Salemme, dottore di ricerca in Storia
medievale dell’Università degli Studi di Milano, ha proseguito la sua
carriera presso varie università francesi e belghe. Attualmente è
ricercatore in Storia medievale e Diplomatica all’Université
du Luxembourg. Tra le sue opere principali si segnalano i volumi Carte
del secolo XII nel fondo di San Vittore di Meda e Documenti pontifici
nel tabularium del monastero cistercense di Chiaravalle Milanese (da
Innocenzo II a Clemente V). È inoltre membro del comitato scientifico
delle collane internazionali ARTeM e CLUDEM.
Maria Cristina Piva, laureata in Storia medievale, ha
intrapreso una carriera come archivista. In campo universitario ha
collaborato per numerosi anni con le cattedre di Storia della Lombardia
nel Medioevo e di Esegesi delle fonti storiche medievali dell’Università
degli Studi di Milano. Tra le sue principali pubblicazioni, si segnala
il contributo Le carte del monastero di Santa Maria di
Chiaravalle Milanese. Additiones documentarie (secolo XII), apparso
sulla rivista «Scrineum».
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