La guerra civile longobarda e la battaglia di Cornate
di Alberto Peruffo
Illustrazioni di Luca Stefano Cristini
pp. 80, € 26,00
Soldiershop, 2017
ISBN: 8893272458
La battaglia di Coronate fu combattuta nel 689 nella piana presso l’Adda
tra Cornate d’Adda (anticamente Coronate) e Trezzo sull’Adda tra
l’esercito del re dei Longobardi Cuniperto e quello dell’usurpatore
Alachis. Lo scontro fu vinto dal legittimo sovrano, mentre il suo
avversario cadde sul campo; la sua sconfitta segnò la fine della fronda
ariana dei duchi longobardi dell’Austria, che si opponeva alla politica
filo-cattolica della dinastia bavarese cui apparteneva lo stesso
Cuniperto, e spianò la strada alla definitiva conversione di tutti i
Longobardi al cattolicesimo. I due eserciti si scontrarono «tra lo
strepitio delle trombe» e la battaglia si protrasse a lungo, perché
nessuno dei due schieramenti accennò a lasciare il campo. A decidere le
sorti dello scontro fu la morte di Alachis: ricevuta la notizia, le
armate dell’Austria immediatamente sbandarono. L’esercito
dell’usurpatore in fuga fu però incalzato da quello di Cuniperto, che
passò a fil di spada quelli che riuscì a raggiungere e abbandonò
all’affogamento nell’Adda gli altri. Il corpo di Alachis fu mutilato
della testa e delle gambe.
Alberto Peruffo, nato a Seregno nel 1968, laureato all’Università degli
Studi di Milano. Ha cooperato con la Sovrintendenza archeologica di
Milano. Collabora con alcune riviste di storia, insegnante di storia. Ha
pubblicato i seguenti saggi storici: “I corsari del Kaiser” “Marvia
editrice”, Lega Lombarda 1158 – 1162. La battaglia di Carcano, “Chillemi
edizioni”, Il trionfo della Lega Lombarda 1174-1176, “Chillemi
edizioni”, La supremazia di Roma, battaglie dei Cimbri e dei Teutoni,
“Keltia editrice”, Storia militare degli Ostrogoti, da Teodorico a
Totila, “Chillemi edizioni”. Le guerre dei Popoli del Mare, “Edizioni
Arbor Sapientiae”, I soldati della divisione testa di morto,
“Soldiershop edizioni”, Le battaglie dei Cimbri e dei Teutoni (113-101
a.C.),“Edizioni Arbor Sapientiae”.
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