domenica 14 maggio 2017

L'illuminismo perduto

L'illuminismo perduto
L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano
di S. Frederick Starr
Traduzione di Luigi Giacone
pp. 676, € 36,00
Einaudi, 2017
ISBN: 9788806232221

In questo ampio saggio riccamente illustrato, S. Frederick Starr racconta la storia affascinante e in gran parte sconosciuta dell'illuminismo medievale nella Grande Asia centrale. La vita movimentata in popolose città organizzate e le sorprendenti creazioni di molte importanti personalità nei piú svariati campi del sapere vengono collocate dall'autore all'interno di un vivace affresco storico del periodo. Poiché molti scienziati e intellettuali scrissero per lo piú in arabo, a lungo sono stati definiti «arabi». In realtà, appartenevano a popolazioni persiane e turche che vivevano nella vasta regione che oggi si estende dal Kazakistan all'Afghanistan e dall'area piú orientale dell'Iran fino allo Xinjiang, in Cina. Fu infatti nell'Asia centrale che tra il 750 e il 1150 si diede un nome all'algebra, si calcolò il diametro della Terra con una precisione senza precedenti, si scrissero alcune delle piú belle poesie del mondo e libri che sarebbero serviti a definire la medicina europea. Con i soli strumenti della logica, basandosi sui dati dell'osservazione diretta, il persiano Biruni dedusse persino che dovevano esistere altre terre oltre a quelle conosciute, scoprendo in un certo senso l'America cinque secoli prima di Colombo. Raramente nella storia vi fu una simile concentrazione spaziale e temporale di saperi. Non c'è da stupirsi che ciò abbia influenzato la cultura europea dai tempi di Tommaso d'Aquino fino alla Rivoluzione scientifica, e abbia avuto un medesimo, profondo impatto in India e in gran parte dell'Asia. Questa storia culturale e intellettuale dell'Asia centrale inquadra nascita, sviluppo e declino di un periodo cruciale nella storia dell'umanità.
S. Frederick Starr è presidente e fondatore del Central Asia-Caucasus Institute & Silk Road Studies Program, un centro di ricerca e studi politici associato con la School of Advanced International Studies (SAIS) della Johns Hopkins University e l'Institute for Security & Development Policy di Stoccolma. È stato inoltre presidente dell'Oberlin College e dell'Aspen Institute; ha iniziato la sua carriera di archeologo con una campagna di scavi a Gordio, in Turchia, e lavorando alla mappatura della Via Reale di Persia. Tra i suoi libri ricordiamo Decentralization and Self-Government in Russia, 1830-1870 (Princeton University Press, 1972), Melnikov. Solo Architect in a Mass Society (Princeton University Press, 1978), Red and Hot. The Fate of Jazz in the Soviet Union 1917-1980 (Oxford University Press, 1983) e il volume, curato con Svante E. Cornell, The Guns of August 2008: Russia's War in Georgia (M.E. Sharpe, 2009). Per Einaudi ha pubblicato, nel 2017, L'illuminismo perduto, tra i vincitori del Prose Award 2013 della Association of American Publishers nella sezione European and World History e, nel 2014, inserito da «Choice» fra gli Outstanding Academic Titles. 

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