L'illuminismo perduto
L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano
di S. Frederick Starr
Traduzione di Luigi Giacone
pp. 676, € 36,00
Einaudi, 2017
ISBN: 9788806232221
In questo ampio saggio riccamente
illustrato, S. Frederick Starr racconta
la storia affascinante e in gran parte
sconosciuta dell'illuminismo medievale
nella Grande Asia centrale. La vita movimentata
in popolose città organizzate
e le sorprendenti creazioni di molte
importanti personalità nei piú svariati
campi del sapere vengono collocate
dall'autore all'interno di un vivace affresco
storico del periodo. Poiché molti
scienziati e intellettuali scrissero per lo
piú in arabo, a lungo sono stati definiti
«arabi». In realtà, appartenevano
a popolazioni persiane e turche che vivevano
nella vasta regione che oggi si
estende dal Kazakistan all'Afghanistan
e dall'area piú orientale dell'Iran fino
allo Xinjiang, in Cina.
Fu infatti nell'Asia centrale che tra
il 750 e il 1150 si diede un nome all'algebra,
si calcolò il diametro della Terra
con una precisione senza precedenti, si
scrissero alcune delle piú belle poesie
del mondo e libri che sarebbero serviti
a definire la medicina europea. Con i
soli strumenti della logica, basandosi
sui dati dell'osservazione diretta, il
persiano Biruni dedusse persino che
dovevano esistere altre terre oltre a
quelle conosciute, scoprendo in un certo
senso l'America cinque secoli prima
di Colombo. Raramente nella storia vi
fu una simile concentrazione spaziale e
temporale di saperi. Non c'è da stupirsi che ciò abbia influenzato la cultura europea
dai tempi di Tommaso d'Aquino
fino alla Rivoluzione scientifica, e abbia
avuto un medesimo, profondo impatto
in India e in gran parte dell'Asia.
Questa storia culturale e intellettuale
dell'Asia centrale inquadra nascita, sviluppo
e declino di un periodo cruciale
nella storia dell'umanità.
S. Frederick Starr è presidente e fondatore
del Central Asia-Caucasus Institute & Silk
Road Studies Program, un centro di ricerca
e studi politici associato con la School of
Advanced International Studies (SAIS) della
Johns Hopkins University e l'Institute for
Security & Development Policy di Stoccolma.
È stato inoltre presidente dell'Oberlin
College e dell'Aspen Institute; ha iniziato la
sua carriera di archeologo con una campagna
di scavi a Gordio, in Turchia, e lavorando
alla mappatura della Via Reale di Persia. Tra
i suoi libri ricordiamo Decentralization and
Self-Government in Russia, 1830-1870 (Princeton
University Press, 1972), Melnikov. Solo
Architect in a Mass Society (Princeton University
Press, 1978), Red and Hot. The Fate of
Jazz in the Soviet Union 1917-1980 (Oxford
University Press, 1983) e il volume, curato con
Svante E. Cornell, The Guns of August 2008:
Russia's War in Georgia (M.E. Sharpe, 2009). Per Einaudi ha pubblicato, nel 2017, L'illuminismo perduto, tra i vincitori
del Prose Award 2013 della Association of
American Publishers nella sezione European
and World History e, nel 2014, inserito
da «Choice» fra gli Outstanding Academic
Titles.
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