domenica 19 maggio 2024

«Che fan qui tante pellegrine spade?»

«Che fan qui tante pellegrine spade?»
Viaggio storico-fotografico tra mercenari, compagnie di ventura, rocche e magnifici castelli
di Lanfranco Sportinari
pp. 284; € 39,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Futura Libri, 2024
EAN: 9788833782522

Il 1300 è il secolo della crisi. Crisi derivata da più cause: cambiamenti climatici, peste, guerre interminabili. Proprio quest'ultima causa è l'oggetto della mia ricerca. Una ricerca per lo più riferita all'Umbria ma che nei suoi sviluppi è strettamente legata ad eventi ben più ampi che riguardano anche nazioni europee come Ungheria Francia e Inghilterra. In Italia, il papa ha lasciato Roma e si è traferito in Francia. Questa lontananza favorisce il tentativo di autonomia di signori e Comuni nei confronti della Chiesa che, a sua volta, vuole impedirla ricorrendo anche alle armi. Si riaccende allora la lotta tra guelfi e ghibellini, gli uni a favore del papa gli altri a favore dell'imperatore che con milizie mercenarie, torna a varcare i confini della penisola. Verso la metà del secolo il re d'Ungheria si presenta in Italia per vendicare l'uccisione del fratello che aveva sposato la regina del regno di Napoli. Porta con sé altri mercenari che, anche dopo la pace, restano in Italia. Più tardi, durante una tregua della guerra tra Francia e Inghilterra, altri avventurieri tedeschi e inglesi cercano e trovano lavoro in Italia. Queste orde, al servizio ora di uno ora di un altro, sono assoldate anche dalla Chiesa. Percorrono e devastano, pertanto, soprattutto i territori dell'Italia centrale che il papato reputa soggetti alla propria giurisdizione. Il Libro, dopo una prima parte in cui il testo ha un carattere piuttosto nozionistico, con l'aiuto di un congruo apparato fotografico, tenterà un'analisi più dettagliata degli episodi e dei personaggi in rapporto alla storia delle città umbre.

sabato 18 maggio 2024

Masaccio e Angelico

Masaccio e Angelico
Dialogo sulla verità nella pittura
a cura di Carl Brandon Strehlke
pp. 172; € 28,00
Magonza, 2023
ISBN: 978-88-31280-71-6

Il volume si configura come un nuovo modello di letteratura artistica: nel libro testi non solo di storici dell’arte ma anche di medici, costumisti, teologi, filosofi, poeti, registi di teatro, architetti dei giardini, scrittori, e degli studenti dei Licei “Giovanni da San Giovanni” di San Giovanni Valdarno.

Il coinvolgimento dei ragazzi è stato ispirato dal concorso nazionale organizzato nel 1960 per il migliore saggio su un dipinto del Beato Angelico scritto da uno studente di liceo. Nella giuria c’era allora lo storico dell’arte Roberto Longhi che tenne un discorso recentemente riscoperto e qui pubblicato per la prima volta insieme al saggio vincente scritto da Stefano Massimo Zanoccoli.
Nel volume anche un inedito di Umberto Eco, dall’intervento a San Giovanni Valdarno nel 1968 a difesa dell’happening del gruppo UFO, violentemente contestato nel paese, a rivendicare l’importanza della provocazione nell’arte. 
Carl Brandon Strehlke è conservatore emerito del Philadelphia Museum of Art per il quale ha pubblicato, nel 2004, il catalogo Italian Painting 1250-1450. Ha curato e introdotto mostre sull'arte fiorentina e senese del Rinascimento, Beato Angelico, Pontormo e Bronzino.

venerdì 17 maggio 2024

Umbria

Umbria
Viaggio nel Medioevo
a cura di Claudio Ciabochi
pp. 140; € 28,00
Claudio Ciabochi Editore, 2024
EAN: 9788898879793

Questo progetto editoriale vuole essere un viaggio alla scoperta dell’Umbria seguendo un ipotetico viaggio lungo i secoli del Medioevo. Borghi fortificati cinti da alte mura, rocche, castelli, torri a difesa di mulini, abbazie, eremi sono stati costruiti o ricostruiti un po’ ovunque in Umbria sul finire del Medioevo, e segnano ancora oggi inscindibilmente il paesaggio della regione. I castelli di epoca medievale nascono per esigenze di tipo difensivo, attorno ai quali potevano formarsi piccoli borghi fortificati. Erano situati in luoghi talvolta poco accessibili, se non addirittura inaccessibili, come promontori o dossi appenninici, in molti casi posti a chiusura di valichi o percorsi stradali. Si assistette a un’eccezionale proliferazione di questi impianti fortificati, apparentemente spropositata in rapporto alla densità abitativa dell’epoca, ma resa necessaria a causa delle difficoltà nelle vie di comunicazione. Figure che hanno avuto i propri natali in Umbria come San Benedetto da Norcia, e San Francesco d’Assisi, hanno inciso profondamente nella cultura del Medioevo. Il volume presenta un ampio corredo fotografico (oltre 100 immagini), e bibliografia finale.

giovedì 16 maggio 2024

L’artiglio della mangusta

L’artiglio della mangusta
di Giancarlo Mele
pp. 192; € 17,00
Edizioni Meravigli, 2024
ISBN: 9788879555296
 
Tutti temono il veleno della Vipera, salvo l’astuta Mangusta, che ne è ­immune e l’uccide…

Il nuovo, atteso romanzo di Mele, prequel del fortunato Il rapace.
Sullo scenario dell’Italia del primo Quattrocento, percorsa da bande di feroci mercenari al soldo dei vari signori, si muove la figura di Francesco Sforza, un condottiero diverso dagli altri per estrazione sociale e lungimiranza politica. Nulla sembra precluso a quest’uomo che seppe costruire il proprio destino fidando nella sola spada. A Francesco si antepone la figura cupa ed enigmatica di Filippo Maria, l’ultimo Visconti, aggrappato al potere al di là di ogni logica e della stessa Storia, del quale sposerà la figlia naturale, Bianca Maria. Ma numerose altre figure femminili affiancano o contrastano lo Sforza nella sua irresistibile ascesa verso il trono ducale, fra tutte l’ambigua Tigri, che lo odia per esserne stata respinta…
Giancarlo Mele, giornalista e scrittore, è nato a Milano (nel 1954), ma da oltre trent’anni vive in Martesana, cui ha dedicato la maggior parte dei suoi lavori. Con una compagnia teatrale amatoriale, che ha fondato, assieme a un gruppo di amici, porta in giro suggestive rievocazioni storiche che riscuotono grande successo di pubblico. Per Meravigli ha pubblicato: LaMartesana e il suo naviglio; La Martesana è bella anche in bici; Gorgonzola e il suo naviglio; Martesana e Adda tra storia e leggenda; Il rapace (romanzo storico dedicato alla figura di Galeazzo Maria Sforza); Martesana in mano (scritto a quattro mani con sua figlia Francesca). Ha pubblicato anche un altro romanzo storico di ambientazione sforzesca: Il tocco dell’ermellino (GMLibri).

mercoledì 15 maggio 2024

Arduino e la marca di Eporeia

Arduino e la marca di Eporeia
di Davide Polcari
pp. 548; € 20,00
Baima Ronchetti, 2024
EAN: 9791255570486

Marca di Eporeia, seconda metà del X secolo: è qui che si si intrecciano le storie del giovane Arduino, del chierico Ansprando e di una fanciulla di nome Anna. Arduino appartiene a una famiglia in decadenza: il defunto zio Berengario era stato re, ma da oltre dieci anni l’Italia è soggetta alla dinastia sassone di Ottone il Grande. Il giovane è addestrato alle armi, ma scalpita per diventare cavaliere e signore di un piccolo feudo. Ha bisogno dell’occasione giusta e sul filo della spada cercherà di disegnare da sé il proprio destino. Ansprando è un chierico di mezza età che, dopo essere stato il confessore del defunto Berengario, ora dirige lo scriptorium del vescovo Warmondo. Un eremita gli consegna una profezia che riguarda Arduino. Le armi e gli amori si inseguono e si intrecciano, ognuno affronta le sfide che la vita gli pone. Sullo scenario dei grandi eventi di quegli anni, i personaggi si muoveranno da Eporeia alle piccole e grandi corti feudali, dalla reggia di Pavia alla battaglia di Capo Colonna. Chi dovrà dissodare la terra, chi affrontare questioni teologiche, chi scampare intrighi o sopravvivere alle battaglie, ma la Storia ha un appuntamento con tutti loro.

martedì 14 maggio 2024

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile
a cura di Franco Bartolini
€ 100,00
Fondazione CISAM, 2024
ISBN: 9788868094157

«Il volume, che riproduce il sessantaduesimo fascicolo del quindicesimo volume dell’API, “comprende, in quindici tavole fototipiche, la riproduzione in grandezza naturale dei dieci più antichi diplomi conservatici in originale emanati dalla cancelleria dei principi longobardi di Salerno” (Pratesi) e precisamente: due diplomi di Guaimario I (maggio 886, agosto 899); uno di Guaimario II e Gisolfo I (gennaio 945); tre di Gisolfo I (novembre 950, ottobre 953, marzo 959), uno di Guaimario III (luglio 1005) e tre di quest’ultimo insieme a Guaimario IV (aprile 1019?, maggio 1023, marzo 1025). “Il loro contenuto interessa particolarmente la storia delle Chiese salernitana e beneventana e dell’abbazia cavense” (Pratesi). A questo seguirono, ma non più pubblicati anche dal Centro di Spoleto, un fascicolo sessantatreesimo, sempre per la cura di Pratesi, e uno numerato 67 curato da Vittorio De Donato. L’edizione di quei documenti, pure auspicata nel 1951, attende ancora di essere condotta nel suo insieme, anche se, la situazione generale delle edizioni documentarie dell’Italia meridionale ha conosciuto negli ultimi decenni feconda prolificità. Il fascicolo di cui si propone l’anastatica, assolve a un duplice scopo. Con esso la Fondazione CISAM di Spoleto intende sì colmare una inspiegabile lacuna nel proprio catalogo, da cui la pubblicazione risultava del tutto assente, ma, ben al di là e molto oltre questa modesta ragione, vi è la volontà e anzi l’esigenza di ricordare, anche in questo modo, il magistero e la figura di Franco Bartoloni, di cui ricorrono i centodieci anni dalla nascita (avvenuta a Roma il 13 giugno 1914), secondo lo spirito della nuova collana “Argomenti” nella quale la pubblicazione è ospitata, costituendone il primo numero» (dalla Premessa di Massimiliano Bassetti e Antonio Ciaralli).

lunedì 13 maggio 2024

L’economia medievale

L’economia medievale
Un profilo storico (secoli V-XV)
di Alessio Fiore, Alma Poloni
pp. 260; € 27,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829025442

Negli ultimi vent’anni il panorama degli studi sull’economia medievale ha conosciuto un profondo rinnovamento, anche grazie a inedite tipologie di fonti e a nuove griglie interpretative. Le recenti acquisizioni dell’archeologia hanno contribuito a ridefinire temi quali la produzione e i sistemi di scambio, mentre i dati forniti dai cosiddetti “archivi naturali” hanno permesso di capire meglio questioni cruciali come il rapporto tra ambiente, uomo e risorse. Il dialogo con la scienza economica ha consentito di porre interrogativi diversi alle fonti storiche e di valutare in modo nuovo il ruolo che la domanda, il mercato, i consumi e le istituzioni hanno avuto nel processo di cambiamento economico. È stato inoltre possibile riconsiderare le relazioni di scambio con altre aree di civiltà, collocando l’Europa in un contesto realmente globale. Tenendo conto di queste innovazioni, il libro offre un profilo storico dell’economia medievale che non si presenta come un percorso lineare, ma come un itinerario complesso. Interpretare tale complessità è infatti indispensabile non solo per la comprensione delle società medievali, ma anche per maturare uno sguardo più critico sul nostro presente.
Alessio Fiore insegna Storia medievale all’Università di Torino. Si occupa di forme del potere locale e di funzionamenti economici nel medioevo. Tra i suoi lavori Signori e sudditi (Spoleto 2010) e Il mutamento signorile (Firenze 2017).
Alma Poloni insegna Storia medievale all’Università di Pisa. Si occupa di cambiamento economico, mobilità sociale e dinamiche politiche nel tardo medioevo. Tra i suoi lavori Lucca nel Duecento (Pisa 2009) e Potere al popolo (Milano 2010).

domenica 12 maggio 2024

Christine e Thomas

Christine e Thomas
Un amore italiano nella Parigi del Quattrocento
di Marco Piccat
pp. 224;
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-29938-3

«Il Libro del Cavaliere Errante» di Tommaso di Saluzzo, testo biografico e allegorico composto nei primi anni del Quattrocento, è anche la storia dei rapporti culturali e umani tra due italiani alla corte di Parigi: lo stesso Tommaso, che si trovava in Francia per difendere la causa della sua famiglia in lotta da decenni contro i Savoia e la scrittrice Christine de Pizan, a quei tempi già dedita alla composizione di ballate d’amore e alla copia di manoscritti, ma ancora lontana dalla notorietà. In questo volume Marco Piccat, noto studioso di filologia romanza, getta per la prima volta luce su una «liaison» che cambiò la vita di Tommaso, ma che Christine, per non offuscare la propria reputazione di giovane vedova, dovette nascondere con ogni mezzo. Eppure questa avventura giovanile ci regala l’immagine inedita di una donna in carne e ossa, molto diversa dalla scrittrice celebre e celebrata, che lo stesso Tommaso finì poi per raffigurare nelle vesti di una figura ideale cui diede il nome di Conoscenza.

Marco Piccat, già ordinario di Filologia romanza nella Facoltà di Lettere dell’Università di Trieste, ha pubblicato tra gli altri l’edizione de «Il Libro del Cavaliere Errante. BnF ms. fr. 12559» (Araba Fenice, 2008), «Donne piemontesi e corti d’Amore. Una raccolta di liriche dell’antica Provenza» (Centro Studi Piemontesi, 2016), «Il duca e il bastardo. L’invenzione di un’intesa e gli affreschi del castello della Manta» (Centro Studi Piemontesi, 2022).

sabato 11 maggio 2024

Gli Estensi

Gli Estensi
Storia di una grande dinastia
di Pierluigi Moressa
pp. 320; € 18,00
Diarkos, 2024
EAN: 9788836163090

La lunga storia degli Estensi affonda le radici nella leggenda e nel mondo favoloso di antichi eroi e di mitiche unioni. La nobiltà di una stirpe si fonda sulle opere, e di opere gli Estensi furono prodighi sui territori da loro governati. Affermatasi a Ferrara fin dal Medioevo, la casa d’Este vide proclamata la propria autorevolezza dalla gloria acquisita per opera del marchese Niccolò III, sulla cui figura si proiettarono luci e ombre. La discendenza vide salire al trono di Ferrara figure di rilievo: Leonello, Borso ed Ercole I, ai quali va ascritto il merito di avere reso la città il primo nucleo urbano moderno in Europa. Divenuti duchi, gli Estensi, attraverso l’addizione urbanistica, concepirono il volto di Ferrara come città non solo ideale, ma anche reale e a misura d’uomo, raffigurata come specchio della mente signorile e segnata da una scansione ritmica dello spazio ispirata a regole di composizione armonica. Le arti figurative, la poesia e la musica la resero una delle maggiori capitali del Rinascimento, mentre il manifesto estetico dei duchi si fece strumento politico e vide il territorio estendersi fino a coprire un ampio segmento trasversale della penisola, dall’Adriatico agli estremi contrafforti di Garfagnana e Lunigiana. La devoluzione di Ferrara alla Chiesa ridusse le dimensioni del territorio estense, ma non intaccò la sua fama: il ducato di Modena rappresentò il nuovo centro del potere dinastico che, nel corso dei secoli, conobbe le lotte risorgimentali e dovette dissolversi solo per la costituzione dell’Italia unita. Le politiche matrimoniali dei duchi estensi fecero sì che il loro sangue continuasse a circolare nelle vene della nobiltà europea fino a rendersi stirpe viva ancora ai nostri giorni. La dinastia di casa d’Este percorre larghi tratti della storia d’Italia e d’Europa, la cui lettura, attraverso lo sviluppo delle vicende individuali e familiari, appare oggi ancor meglio leggibile e rappresentabile.
Pierluigi Moressa (Forlì, 1959), medico psichiatra, membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e giornalista pubblicista, ha scritto saggi su figure appartenenti al mondo dell’arte e della cultura; si è dedicato all’approfondimento di temi locali, pubblicando alcune guide storico-artistiche riguardanti città e luoghi della Romagna. Ha partecipato come relatore a convegni in tema clinico e di storia della medicina; suoi articoli sono apparsi su riviste a varia diffusione. Per Diarkos ha pubblicato Caterina Sforza. Potere e bellezza nel Rinascimento (2022) e I Malatesta. Filosofia, sentimento e guerra nella storia di una dinastia (2023).

venerdì 10 maggio 2024

Odone di Falaise

Odone di Falaise
Un monaco di Cluny a Yporegia
di Silvia Giaudrone
pp. 260; € 15,00
Biblioteca degli Scrittori Piemontesi, 2024
EAN: 9791255570455

Il romanzo, un giallo a fondo storico, è ambientato nel XII secolo nella città di Yporegia, l’attuale Ivrea, e in altre zone del circondario.

Tra i vari personaggi troviamo Guglielmo, marchese del Monferrato, Gaimaro, vescovo di Yporegia e Garnerio, abate di Santo Stefano.
Il protagonista, Odone di Falaise, medico e monaco converso proveniente da Cluny, si trova a Yporegia per insegnare l’arte medica al monaco infermiere di Santo Stefano. Con lui c’è Colombano, un giovane novizio.
Odone si dedica alla professione, dividendo le giornate tra la cura dei malati e l’insegnamento.
Per una serie di circostanze, un grave episodio capitato in città lo spingerà a indagare a tutto tondo per scoprire l’identità del colpevole.
Gli avvenimenti diverranno incalzanti e coinvolgeranno Odone e i suoi aiutanti, esponendoli a volte a situazioni di pericolo. L’acume e la lungimiranza del medico permetteranno di sbrogliare l’intricata matassa.
Silvia Giaudrone, già docente di materie letterarie, è nata a Cuorgné (Torino) e ora vive a Rivarolo Canavese, dopo tanti anni trascorsi a Pont Canavese, dove insegnava nella locale scuola media. Da molto tempo si dedica con passione alla scrittura di romanzi, di cui alcuni già pubblicati da altre case editrici.

giovedì 9 maggio 2024

Viaggio nella Liguria medievale

Viaggio nella Liguria medievale
Guida polisensoriale a luoghi, storia e curiosità
di Tiziano Franzi
pp. 350; € 18,00
Erga, 2024
EAN: 9788832984996

Il Medioevo è durato ben dieci secoli, dal 476 al 1492. La Liguria, dopo avere subito le occupazioni e le distruzioni di Goti, Bizantini e Longobardi, sviluppa quelle caratteristiche architettoniche, sociali, mercantili e di relazioni sociali che la portano alla Repubblica, detta "la Superba". Conoscere lo "spirito ligure" di quegli anni è quindi importante per capirne le radici socioculturali di oggi e le sue caratteristiche. Il libro propone un viaggio tra borghi, castelli, torri e palazzi che dal Feudalesimo giunge al "nuovo mondo" di Cristoforo Colombo. Una ricerca sulle tracce, misteriose e leggendarie, di ciò che il Medioevo ha lasciato in questa "lingua di terra". Una storia che oggi ci parla attraverso le testimonianze di edifici, opere d'arte e scritti che vengono fatti rivivere in queste pagine con mappe, foto e contenuti multimediali.

mercoledì 8 maggio 2024

La guerra di Scutari da un manoscritto sconosciuto di Marino Barlezio

La guerra di Scutari da un manoscritto sconosciuto di Marino Barlezio
a cura di Lucia Nadin, Aurel Plasari
pp. 280; € 32,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254695630

Marino Barlezio, scutarino, primo storico di Albania, nelle due opere De Obsidione Scodrensi (1504) e De vita et gestis Scanderbegi (1510 ca.) raccontò le vicende di cui il suo Paese fu protagonista nel secondo Quattrocento, fino alla presa di Scutari nel 1478, ed esse furono una fonte cui attinse nei secoli successivi la storiografia europea. Gli stessi cronisti ottomani non mancarono di descrivere la conquista di Scutari – da loro chiamata İskenderiye, cioè Città di Alessandro Magno – come il passo decisivo personale di Maometto II per realizzare il progetto di sottomissione della rimanente parte dell’Europa.

Il libro presenta uno sconosciuto primissimo testo di Barlezio, De bello scodrensi, ritrovato dopo lunghe ricerche, lo inquadra nel contesto storico, ne ricostruisce le fasi redazionali. Invita altresì alla conoscenza di un memorabile evento bellico che non fu questione esclusivamente albanese o veneta, ma si pone come momento chiave nelle vicende di un conflitto che, deflagrato con la caduta di Costantinopoli, avrebbe mantenuto l’Europa in uno stato di permanente inquietudine.
Lucia Nadin, italianista, dopo un quinquennio di incarichi culturali in Albania avuti dal Ministero Affari Esteri, ha indagato i rapporti storici tra Repubblica di Venezia e Albania recuperando documentazione inedita, da cui saggi e monografie per i quali ha avuto onorificenze e premi internazionali. Vive a Venezia.
Aurel Plasari, docente universitario, albanologo, è autore di saggi e monografie che hanno animato il dibattito pubblico in Albania e negli ambienti accademici europei. Per i suoi meriti culturali e scientifici è stato insignito di numerosi riconoscimenti, onorificenze, premi nazionali e internazionali. Vive a Tirana.

martedì 7 maggio 2024

Piangere la memoria

Piangere la memoria
Lamento funebre e culture medievali
di Andrea Ghidoni
prefazione di Corrado Bologna
pp. 616; € 59,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829024087

Il lamento funebre è una istituzione culturale diffusa in quasi tutte le società umane, attraverso la quale si piange la morte di una persona considerata fondamentale per un individuo, una famiglia o una comunità. Esso si declina nelle culture come rito tradizionale ma anche come forma letteraria. Il Medioevo europeo ci ha lasciato un’ampia produzione di lamenti funebri nella poesia lirica, narrativa e religiosa. Sono testi scritti nelle varie lingue dell’epoca (il latino e i principali volgari) e riflettono la polifonia del mondo medievale, che emerge anche di fronte all’evento che più di altri annienta i valori umani. Chierici, monaci, trovatori, cantastorie, confraternite mettono in scena nelle loro composizioni il dolore di piccole e grandi comunità per la morte di re e imperatori, abati e vescovi, santi, eroi e donne amate; ma anche quello di Maria che piange Gesù crocifisso. Da questi testi possiamo trarre importanti indicazioni sui modelli di umanità che circolavano nelle culture medievali, sulle forme di espressione del dolore, sulla creazione di miti riguardanti il passato e sull’istituzione di riti per mantenere nel futuro il ricordo del defunto: vari modi per dire l’indicibile, ma anche per passare oltre il solco tracciato dall’esperienza della morte e costruire memorie durevoli.
Andrea Ghidoni è Dottore di ricerca in Filologia romanza, ha insegnato questa disciplina all’Università di Macerata. Ha svolto attività di ricerca in Belgio (Namur) e Germania (Münster) e collabora con la cattedra di Filologia romanza dell’Università degli Studi di Genova. Filo conduttore di molti suoi lavori scientifici è la concezione dell’eroe nelle letterature medievali.

lunedì 6 maggio 2024

L'antigiudaismo nella letteratura cristiana antica e medioevale

L'antigiudaismo nella letteratura cristiana antica e medioevale
di Gianna Gardenal
pp. 342; € 28,00
Jouvence, 2024
EAN: 9791256220137

Da dove nasce l’antisemitismo? Quali sono le sue origini? Nel corso di millequattrocento anni nasce e si sviluppa l’antigiudaismo, l’insieme di pregiudizi e di preclusioni culturali e intellettuali nutriti nell’Europa cristiana nei confronti del popolo ebraico. La presente opera è un’accurata selezione di testi e di documenti sull’antigiudaismo nel periodo che va dagli albori del cristianesimo alle soglie dell’epoca moderna. Il lavoro insiste nella ricerca di fonti letterarie o paraletterarie con l’intento di individuare l’evolversi o l’involversi della percezione e della concezione degli ebrei nel mondo occidentale. Questo libro intende dunque essere una testimonianza delle difficoltà che durante i secoli dominarono i rapporti tra ebrei e cristiani.

domenica 5 maggio 2024

«Per conoscer lo loco dov'io fossi fossi»

«Per conoscer lo loco dov'io fossi fossi»
Paesaggi dell'inferno
di Claudio Leone
pp. 152; € 26,00
Fondazione Mario Luzi, 2024
EAN: 9788867483365

Uno studio dedicato ai luoghi e ai paesaggi dell’Inferno appare dunque una proposta necessaria e intelligente. L’indagine condotta da Claudio Leone, nata come tesi di laurea magistrale, oltrepassa di molto i limiti, legittimi e spesso naturali, dell’impostazione compilativa che un lavoro di tesi usualmente comporta. La tesi è di solito un momento di apprendistato, di prima formazione: questo giustifica pienamente quanto di apparentemente ‘ingenuo’ può esserci nella dissertazione di uno studente che chiude la carriera universitaria. In questo caso, credo lo si possa serenamente affermare, c’è un’articolazione diversa del discorso e il consapevole tentativo di ricercare un modo innovativo di affrontare il testo dantesco. (Davide Canfora)

sabato 4 maggio 2024

Incunaboli a Monreale

Incunaboli a Monreale
Biblioteca comunale “Santa Maria La Nuova” e Biblioteca del Seminario Arcivescovile “Ludovico II de Torres”
di Enza Agrusa, Domenico Ciccarello, Simona Inserra, Valeria Mercurio, Marco Palma, Marzia Sorrentino
pp. 232: € 30,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254695838

Frutto del lavoro di un gruppo di studiosi di diversa provenienza, questo volume contiene una descrizione degli incunaboli conservati a Monreale nella Biblioteca comunale “Santa Maria La Nuova” e nella Biblioteca del Seminario Arcivescovile “Ludovico II de Torres”.

Il catalogo, preceduto da alcuni saggi dedicati alla storia delle due biblioteche e ai precedenti possessori degli esemplari, presenta una dettagliata descrizione di ciascun manufatto, elaborata secondo una metodologia mutuata dalla catalogazione dei manoscritti e intesa a identificare l’esemplare non solo come prodotto tipografico seriale, ma anche per i dati testuali e materiali che contiene e tramanda. Ogni esemplare, in tal modo, è considerato degno di interesse per la strada che ha percorso, dal luogo e dal momento della stampa sino alle attuali sedi di conservazione.

venerdì 3 maggio 2024

Castelluccio Acquaborrana: Breve storia

Castelluccio Acquaborrana: Breve storia
Dalle origini all’eversione della feudalità
di Umberto Palumbo
pp. 40; € 10,00
Volturnia Edizioni, 2023
EAN: 9788831338872

Nel breve saggio sono trattati i seguenti periodi della storia di Castelluccio Acquaborrana l’ìodierno Castelmauro. Periodo sannita-romano, Periodo gotico-longobardo (secoli VI-XI), Periodo svevo (secolo XIII), Periodo angioino (1266-1442), Periodo aragonese (1442-1504), Periodo del Viceregno (1504-1714), Primo periodo borbonico (1735–1799), Periodo napoleonico (1799 e decennio francese).

giovedì 2 maggio 2024

I vichinghi

I vichinghi
Storia, civiltà e spiritualità degli uomini del Nord
di Bernard Marillier
pp. 224; € 21,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni Lindau, 2024
ISBN: 9791255840695

Gli uomini del Nord fecero il loro ingresso nella storia l’8 giugno 793, allorché guerrieri giunti dalla Scandinavia saccheggiarono il santuario di Lindisfarne, situato sulla costa meridionale della Scozia. Da allora, dalle brume gelate del Settentrione fino ai mari caldi del Sud, i vichinghi sono stati protagonisti di una delle avventure più favolose che l’umanità ricordi. A bordo delle loro imbarcazioni e armati di ascia e scudo, i vichinghi norvegesi, svedesi e danesi colonizzarono la Germania settentrionale, l’Inghilterra, l’Islanda, l’Irlanda. Esplorarono la Groenlandia, le coste americane e quelle africane. Crearono regni, come la Normandia e il primo principato russo, e si spinsero fino a Bisanzio. Portatori di una sapienza marinara superiore, furono però anche poeti e artigiani, nonché mercanti scaltri e accorti. Bernard Marillier svela in queste pagine il volto meno conosciuto dell’uomo vichingo, lo libera dalla sua leggenda e lo pone al centro del suo straordinario universo spirituale e culturale, così moderno e affascinante ancora oggi.
Bernard Marillier, è stato uno studioso di storia e tradizioni, temi ai quali ha dedicato numerosi volumi.

mercoledì 1 maggio 2024

L’asino e il battello

L’asino e il battello
Ripensare l’economia del Mediterraneo medievale, 950-1180
di Chris Wickham
Traduzione e cura di Dario Internullo
pp. 884; € 76,00
Vella, 2024
ISBN: 9791254694985

Troppo spesso il Mediterraneo medievale viene ancora oggi interpretato alla luce di paradigmi obsoleti, che si basano sulla presenza o sull’assenza degli europei nelle reti commerciali che connettono le varie regioni intorno al mare. Ponendosi sulla scia del suo precedente, monumentale lavoro sui secoli V-VIII, in questo libro Chris Wickham offre uno sguardo sul tema totalmente nuovo.

Lasciando da parte le “grandi narrazioni” fortemente connotate in senso ideologico e ripartendo dall’analisi delle fonti scritte e archeologiche disponibili, lo storico traccia così un quadro comparativo delle più importanti macro-regioni mediterranee fra X e XII secolo: l’Egitto, la Tunisia, la Sicilia, l’impero bizantino, la Spagna e il Portogallo islamici nonché l’Italia centro-settentrionale. Ricostruendo anzitutto i processi economici interni, quelli che favorivano lo spostamento di merci sulla terra a dorso d’asino, e procedendo poi alle loro connessioni esterne, che invece facevano leva sui battelli carichi di merci gestite da mercanti, Wickham porta il lettore a ripensare completamente la struttura, le dinamiche e la logica di base delle economie medievali.
Chris Wickham, professore emerito di storia medievale presso l’università di Oxford, è fra gli storici medievisti più significativi nel panorama internazionale odierno. Tra i suoi numerosi libri si ricordano, per i nostri tipi: Le società dell’alto Medioevo. Europa e Mediterraneo (secoli V-VIII) (2009); Roma medievale. Crisi e stabilità di una città (950-1150) (2013); Sonnambuli verso un nuovo mondo. L’affermazione dei comuni italiani nel XII secolo (2017). Inoltre: L’eredità di Roma. Storia d’Europa dal 400 al 1000 d.C. (Laterza 2015), e L’Europa nel Medioevo (Carocci 2020).
Dario Intermullo si occupa di storia della cultura nel medioevo, con particolare attenzione ai suoi aspetti politici e sociali; storia di Roma nel Medioevo; storia dei materiali scrittori e delle pratiche documentarie medievali, con particolare attenzione all'archivio arcivescovile di Ravenna e all'uso del papiro.

martedì 30 aprile 2024

Il vento di Eros

Il vento di Eros
XIII Colloquio Internazionale Medioevo romanzo e orientale (Catania, 21-22 settembre 2023)
a cura di Anita Fabiani e Gaetano Lalomia
Prefazione di Antonio Pioletti
pp. 382; € 24,00 (Acquista online con il  5% di sconto)
Rubbettino, 2024
ISBN: 9788849880632

Il volume contiene contributi di: R. Barcellona, A. Bivona, D. Calanni Rendina, I. Camera d’Afflitto, A. Cavadi, F. Coniglione, F. Conte, E. Creazzo, S. De Simone, A. Fuksas, G. Greco, A. Gurrieri, I. Iacoli, I. Ingaliso, G. Lalomia, I. Licitra, A. Ortoleva, N. Primo.

lunedì 29 aprile 2024

Le costellazioni e i loro miti al tempo di Carlo Magno

Le costellazioni e i loro miti al tempo di Carlo Magno
Il contributo della tradizione aratea alla conoscenza del cielo in età carolingia
di Anna Santoni
pp. 232; € 25,00
ETS edizioni, 2024
EAN: 9788846759870

Quando si recita la preghiera più importante per i cristiani, si dice "Padre nostro che sei nei cieli", ma se il cristiano alza gli occhi al cielo notturno, ancora oggi lo trova occupato in gran parte dalle costellazioni pagane: le Orse, il Serpente, Ercole, la Corona, la Lira, etc., una quarantina di figure, ognuna delle quali ha la sua origine nelle vicende degli dèi antichi, Zeus, Posidone, Ermes, Apollo, Dioniso, Atena, Afrodite. Esse disegnano un cielo che risale almeno a Eudosso di Cnido (IV sec. a.C.) ed è il cielo degli astronomi classici, incluso Tolomeo. La trasmissione di questa mappa celeste, però, non è stata un processo continuo e lineare. Nell'occidente cristiano, l'età carolingia (IX-X sec.) rappresenta un momento critico da questo punto di vista: nel rifiorire degli studi, la conoscenza delle costellazioni classiche, che era rimasta ai margini nell'astronomia degli ultimi secoli, viene ripresa e diffusa, superando anche l'ostilità cristiana per la mitologia celeste pagana. Il racconto ci porta nei monasteri del regno dei Franchi, dove il poema Fenomeni di Arato di Soli, con i suoi commenti e le sue traduzioni latine, offre informazioni sistematiche che vengono recuperate e diffuse: la descrizione delle figure, la loro posizione una rispetto all'altra, il catalogo delle stelle, e perfino i miti, che conservano in cielo il ricordo del potere degli antichi dèi.
Anna Santoni è ricercatrice alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato presso le Edizioni ETS Palefato, I miti incredibili e La storia senza miti di Agatarchide di Cnido.

domenica 28 aprile 2024

A tavola e in cucina tra Medioevo e Rinascimento nel castello di San Vito al Tagliamento (PN)

A tavola e in cucina tra Medioevo e Rinascimento nel castello di San Vito al Tagliamento (PN)
Catalogo dei materiali rinvenuti negli scavi archeologici dal 1992 al 2009
di Chiara Magrini, Lisa Zenarolla
pp. 160; € 38,00
All'Insegna del Giglio, 2023
ISBN: 9788892852228
 
In questo volume trova compimento il lungo lavoro che, dalla ricerca sul campo alla fase di inventariazione e infine allo studio, ha portato all’edizione dei materiali rinvenuti negli scavi del castello di San Vito al Tagliamento (PN). Non si tratta solo del catalogo di un nucleo di reperti numericamente consistente e rappresentativo delle più diverse classi di materiali, ma anche e soprattutto del racconto di come, attraverso questi reperti, si possano ricostruire le fasi di formazione, utilizzo e defunzionalizzazione di un contesto, quello di un fossato rinascimentale, considerato tra i più interessanti nei recenti studi di archeologia medievale. Dalla terra che ha obliterato il fossato di San Vito riemergono frammenti ceramici, si animano le stanze del Castello degli Altan, si intravvede uno spaccato della vita quotidiana nel Rinascimento.
Chiara Magrini, Archeologa, ha conseguito il dottorato di ricerca a La Sapienza di Roma e il titolo di specializzazione all’Università di Trieste. Lavora in moltissimi scavi archeologici sia in Italia che all’estero, svolgendo inoltre attività di ricerca. Si occupa in particolare di archeologia medievale.
Lisa Zenarolla è un’archeologa, laureata all’Università di Trieste nel 1998 dove ha conseguito anche i titoli di specializzazione e di dottorato di ricerca. Scava in molti siti archeologici soprattutto del Friuli Venezia Giulia e fa ricerca pubblicando articoli riguardanti l’archeologia romana e la storia delle religioni.

sabato 27 aprile 2024

Personaggi e motivi arturiani nella poesia di trovatori e trovieri

Personaggi e motivi arturiani nella poesia di trovatori e trovieri
di Margherita Bisceglia
pp. 272; € 130,00
L'Erma di Bretschnider, 2024
ISBN: 9788891333056
 
A partire dalle citazioni onomastiche di personaggi come Artù, Tristano e Merlino nelle liriche di trovatori e trovieri, nel volume si stabilisce una connessione fra la lirica medievale romanza e la tradizione della narrativa arturiana. L’uso di exempla e di motivi riconducibili al romanzo arturiano risulta ben consolidato in entrambe le tradizioni poetiche esaminate, in cui ampio spazio è dato naturalmente alla vicenda tristaniana e ai suoi protagonisti, ma nelle quali non mancano riferimenti agli altri personaggi. Il lavoro è strutturato dunque in due parti, la prima dedicata alla materia tristaniana, la seconda incentrata sulla materia arturiana. Non di rado, i contesti e gli ambienti in cui si sviluppa la narrativa sono vicini a quelli in cui si produce e circola la lirica di matrice trobadorica. Di conseguenza, sia sul piano formale e lessicale sia sul piano ideologico e dottrinale, si rilevano fra le due espressioni artistico-letterarie punti di incontro e confronto. Queste pagine offrono un’analisi dei riferimenti ai personaggi arturiani individuati nella poesia dei trovatori e dei trovieri, accompagnata da un esame delle convergenze fra lirica e narrativa in corrispondenza dei rinvii, senza trascurare uno sguardo d'insieme volto a far luce sulle funzioni assunte dalle figure citate e sulle modalità con cui esse vengono integrate nel discorso lirico sviluppatosi fra XII e XIII secolo in ambito galloromanzo.
Margherita Bisceglia (San Giovanni Rotondo 1992), dopo la Laurea magistrale in Filologia Moderna, ha frequentato il Dottorato in Scienze del Testo presso l’Università di Roma Sapienza in cotutela con l’Universitat de Barcelona. Nel luglio 2021 ha conseguito il titolo di Dottoressa di Ricerca, discutendo una tesi sui personaggi e i motivi arturiani nella lirica galloromanza, sotto la direzione congiunta del prof. Paolo Canettieri e della prof.ssa. Meritxell Simó. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università di Roma Sapienza, i suoi interessi sono rivolti principalmente alla lirica dei trovieri e alla narrativa arturiana in versi.

venerdì 26 aprile 2024

Chiese di stile bizantino in Italia

Chiese di stile bizantino in Italia
pp. 128; € 16,90 (Acquista online con il 5% di sconto)
White Star, 2024
ISBN: 9788854054035

Cupole complesse e bellissime, piante a croce greca, mosaici iridescenti a decorare pareti e volte: sono alcuni tratti distintivi dell’arte bizantina, di tradizione orientale, giunta in Italia attraverso contaminazioni storiche (Bisanzio fu ca­pitale dell’Impero Romano con il nome di Costantinopoli) e che ritroviamo in una combinazione spesso sorprendente in alcune delle più belle chiese del nostro Paese.

• Il volume fa parte della collana I luoghi della spiritualità, che conduce i lettori in un viaggio tra arte, storia e fede.
• Dalle inconfondibili linee orientali di San Marco a Ve­nezia agli scintillanti mosaici di San Vitale a Ravenna, fino alle cupole che sembrano spuntare dal nulla in Calabria in Puglia: alla scoperta dell’eredità dell’arte bizantina in Italia.
• Impreziosiscono il volume le foto National Geographic, che rivelano l’essenza spirituale di luoghi e opere d’arte.

giovedì 25 aprile 2024

Nicolò di Giacomo

Nicolò di Giacomo
Un "Breviario" giovanile tra Bologna e Firenze
di Fabio Massaccesi
pp. 160; € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Silvana Editoriale, 2024
ISBN: 9788836655809

Tra i codici miniati appartenenti alla Biblioteca Universitaria di Bologna e parte del lascito di papa Benedetto XIV, c’è il “Breviario” manoscritto 343 proveniente dalla certosa di San Gerolamo di Bologna.

Privo di studi specialistici, presenta una decorazione di XIV secolo che in questa sede si propone di attribuire al pennello di Nicolò di Giacomo, tra i più importanti artisti dalla seconda metà del Trecento che hanno monopolizzato lo scenario della miniatura entro e fuori Bologna.
Attraverso uno studio accurato e interdisciplinare, che ha visto approfondite ricerche anche dei contenuti liturgico-musicali, il manoscritto è risultato un’importante aggiunta alla comprensione della rara fase giovanile dell’artista, ancora dipendente dai modi del Maestro del 1346, ma non priva di incertezze critiche sulle quali il presente intervento apporta nuovi dati e spunti di riflessione.
La ricostruzione, inoltre, del contesto in cui il codice venne eseguito e la stessa sua compravendita nel 1365 all’interno delle “reti monastiche” certosine hanno permesso di ricomporre un inedito spaccato storico, comprendente il ruolo della certosa di Bologna nella fondazione di quella di San Lorenzo del Galluzzo di Firenze.
Fabio Massaccesi insegna Storia dell’Arte Medievale all’Università di Bologna. Ha pubblicato saggi, articoli e volumi sulla storia dell’arte medievale su temi legati all’architettura, committenza, iconografia, pittura e miniatura in un arco temporale che va dal XII al XV secolo, con particolare attenzione all’Emilia-Romagna.
Allo studio dei contesti architettonici ha di recente dedicato il volume Spazi del sacro nell’Italia medievale (2022). È condirettore della rivista del Dipartimento delle Arti (DAR) «Intrecci d’Arte» ed è parte dell’editorial board della collana internazionale «The Senses and Material Culture in a Global Perspective» di Brepols. È inoltre membro della Società Internazionale di Storia della Miniatura e del gruppo di ricerca Ius Illuminatum.

mercoledì 24 aprile 2024

Bari nella Puglia bizantina

Bari nella Puglia bizantina
Le Basiliche dei Grandi Santi Gregorio Nicola Sabino
di Giovanni Bellomo
pp. 364; € 37,50 (Acquista online con lo sconto del 5%)
EBS Print, 2024
ISBN: 979-12-5585-349-7

Un singolare saggio storico di arte ed architettura potrebbe ambire a far emergere dal fondo di una decina di secoli tre notevoli basiliche di Bari, a ripulirle dalla patina formatasi ed a mostrarle ad un pubblico del XXI secolo più aperto ad una visione culturale che vada ben oltre il semplice aspetto turistico? Ardimentoso regista del tentativo è Giovanni Bellomo. Da docente e biologo ha ben saputo trasferire tutta la passione professionale di ricerca scientifica in un ambito culturale storico d’arte ed architettura, a prima vista ed a torto a lui non confacente, con strumenti nuovi come la rete Internet, il riuso di antiche unità di misura dimenticate, l’archeoastronomia e il simbolismo cristiano riscoperto. Il lettore resterà sorpreso e coinvolto come spettatore di uno scenario tornato a risplendere degli antichi colori attraverso immagini fotografiche talvolta inusuali o sconosciute. Le tre basiliche, come navi all’insegna dei loro grandiosi santi Gregorio, Nicola e Sabino, salpando da un meraviglioso porto bizantino, riprendono a navigare verso il futuro. Uno straordinario viaggio con varie soste, tra abbaglianti conoscenze e inattese emozioni come nelle “Teofanie solstiziali estive”, che aspettano il lettore che vorrà intraprendere l’inconsueta crociera dal libro proposta.
Giovanni Bellomo nasce nel secondo dopoguerra a Casamassima, in una stanza al piano nobile di una palazzina ottocentesca liberata da sfollati baresi, dove ritornerà a fine anni ‘50 quando l’edificio sarà adibito a Scuola Media Inferiore. Negli studi al Liceo Classico D. Morea di Conversano conosce le Scienze Naturali e la Storia dell’Arte. Seguirà l’iscrizione a Scienze Biologiche presso l’Università di Bari. Gli si aprono gli occhi e la mente. Le conoscenze scientifiche lo stimolano e lo soddisfano. Aveva scelto bene. Nei laboratori dell’Istituto di Biochimica apprende le prime tecniche di Analisi. Volontario nel Laboratorio di Analisi dell’Ospedale Di Venere, acquista in Concorso l’Idoneità di Biologo Analista. Dopo il Servizio Militare a Torino, frequenta a Milano un corso formativo come Collaboratore Scientifico per conto della Biochemia - Boehringer Mannheim. Diventerà responsabile della promozione e cura di prodotti diagnostici nei Laboratori di Analisi pubblici e privati della Puglia. Passato all’Insegnamento di Chimica e Biologia negli Istituti Superiori, apre e dirige da biologo un Laboratorio di Analisi Cliniche a Casamassima. Alla famiglia e ai viaggi in Europa alternerà l’impegno sociale come Presidente della Pro Loco dal 1994 al 2008 nel paese natale. Per alcuni anni sarà anche Vice Presidente regionale UNPLI. La notorietà era stata favorita dalla pubblicazione di un testo di Storia Locale nel 1991 “Le strade storiche di Casamassima”, in cui si coniugavano ricerca scientifica, statistica, ricerca storica documentale e riferimenti alla Storia dell’Architettura. A cura della Pro Loco sarà rinnovata “La Pentolaccia” e innovati “Il Balcone Fiorito nel Borgo Antico” e “il Corteo Storico di Corrado IV di Svevia”. Da diversi anni è componente del Consiglio direttivo dell’Archeoclub “Italo Rizzi” di Bari.

martedì 23 aprile 2024

La montagna e i principi

La montagna e i principi
Corti delle Alpi occidentali tra XIII e XV secolo: strutture territoriali, insediamento, architettura
di Enrico Lusso
pp. 748; € 70,00
Bonanno Editore, 2023
ISBN: 978-88-6318-234-5

Il volume, inserendosi in una consolidata tradizione di studi, indaga le dinamiche bassomedievali di formazione e assestamento dei maggiori principati sviluppati a cavallo del settore meridionale delle Alpi occidentali, ovvero la contea di Savoia (con il principato subalpino dei Savoia-Acaia), il marchesato di Saluzzo, il Delfinato e la contea di Provenza. Si tratta di corpi geopolitici che trovavano la propria ragione e si sublimavano, da un lato, nella figura del dominus che li reggeva e, dall’altro, nel territorio su cui egli estendeva il proprio dominio. Un territorio che, per la sua stessa natura alpina, presenta interessanti specificità, riconducibili al fatto di essere stato ritenuto – spesso semplicisticamente, soprattutto in riferimento ai secoli indagati – spazio periferico e di “frontiera”. Di certo i vari principati, seppure in modi e con esiti differenziati, conobbero una significativa accelerazione verso assetti più “moderni” e organizzati a partire dai decenni finali del XIII secolo. Se le cause possono apparire eterogenee, gli effetti di medio periodo furono convergenti e innescarono quei processi che, in capo a due secoli circa, avrebbero dato origine a ciò che oggi definiamo “stati”. I temi affrontati nello studio sono essenzialmente tre, corrispondenti ad altrettanti livelli di approfondimento. Punto di partenza è l’analisi del territorio, con le sue varie strutture e articolazioni insediative; quindi, si individuano i principali centri di frequentazione delle corti, di cui si ripercorrono assetti e organizzazione; infine, l’attenzione si concentra alla scala architettonica, indagando linee di committenza, modelli formali e logiche funzionali delle residenze che ospitarono con maggiore assiduità i principi e i loro entourage.
Enrico Lusso, dottore di ricerca in Storia e critica dei beni architettonici e ambientali, è professore associato di Storia dell’architettura presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Torino. Attualmente ricopre la carica di presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli. Tra le pubblicazioni principali si ricordano i volumi Forme dell’insediamento e dell’architettura nel basso medioevo (La Morra 2010), Domus hospitales. Ricoveri per viandanti e poveri nei territori subalpini (Torino 2010), La torre di Masio. Un contributo allo studio dei borghi di fondazione fortificati nell’Italia nord-occidentale (Alessandria 2013). È inoltre coautore, con Francesco Panero, del volume Castelli e borghi nel Piemonte bassomedievale (Alessandria 2008). Numerosi, infine, i suoi contributi in volumi e riviste scientifiche.

lunedì 22 aprile 2024

L'acqua e il diritto: la gestione dell'acqua nell'ordinamento statutario dell'Italia comunale

L'acqua e il diritto: la gestione dell'acqua nell'ordinamento statutario dell'Italia comunale
di Francesco Salvestrini
pp. 178; € 38,00 (Open access PDF / EBook clicca qui !)
Archeopress, 2024
ISBN: 9781803277363

Il volume offre un’ampia panoramica, estesa a gran parte del territorio italiano e condotta in una dimensione comparativa, del rapporto esistente tra insediamenti umani e gestione delle acque nell’Italia della tarda età comunale, privilegiando la prospettiva della fonte legislativa (statuti di comunità cittadine e rurali, di associazioni, di enti e di consorzi). Questa, infatti, è l’unica prospettiva che appare in grado di coprire, con riferimento a tipologie documentarie relativamente omogenee, ambiti territoriali molto ampi e diversificati. Inoltre, il testo si inserisce in un dibattito storiografico alimentato da recenti pubblicazioni circa l’impiego dell’acqua nei centri urbani e nelle campagne, evidenziando una netta distinzione tra Italia continentale o padana e Italia peninsulare-insulare. In questo senso il libro adotta una nuova prospettiva di analisi e lo fa attraverso la lettura parallela di testimonianze legislative e realizzazioni architettoniche di committenza pubblica, come ponti, fontane, acquedotti e canali, intesi come espressione monumentale del potere politico. Infine il libro si occupa del problema delle acque reflue e della salute pubblica connessa all’uso dell’elemento, sottolineando l’assenza, per i secoli XIII-XIV, di una prospettiva ‘igienico-sanitaria’ a vantaggio di una più ampia tutela del decoro, implicante una concezione non solo fisica ma anche ‘morale’ dell’acqua presso i legislatori e la più vasta società del periodo.
Francesco Siavestrini insegna Storia Medievale all’Università di Firenze. Si occupa di storia del monachesimo benedettino, segnatamente vallombrosano, camaldolese e cistercense, con particolare attenzione alla storia delle istituzioni ecclesiastiche, ma ha dedicato lavori anche allo studio del rapporto fra insediamenti umani ed aree boschive e fluviali, alla storia della storiografia e dell’erudizione nella Toscana d’Ancien Régime, alla normativa delle città comunali italiane. Fra le sue monografie si segnala: Libera città su fiume regale. Firenze e l’Arno dall’Antichità al Quattrocento, Firenze, 2005; Disciplina caritatis. Il monachesimo vallombrosano tra medioevo e prima età moderna, Roma, 2008; Il carisma della magnificenza. L’abate vallombrosano Biagio Milanesi e la tradizione benedettina nell’Italia del Rinascimento, Roma, 2017. Studi sulle abbazie storiche e ordini religiosi della Toscana, vol. 6. - (settembre 2020).

L’architettura romanica vallombrosana in Toscana

L’architettura romanica vallombrosana in Toscana
di Italo Moretti
a cura di Fabio Gabrielli, Alberto Malvolti, Giuliano Pinto
pp. 624; € 60,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Pacini Editore, 2024
ISBN: 979-12-5486-346-6

«Il volume che qui si presenta è il frutto di tanti anni di lavoro su testi e documenti, nonché di ricerca sul campo, che Italo Moretti, scomparso nell’aprile del 2022, non è riuscito a vedere a stampa, e che i curatori, legati a lui da stretti vincoli di amicizia – e nel caso di Fabio Gabbrielli anche da rapporti di discepolato – si sono sentiti in dovere di portare a conclusione. In Moretti la passione per la storia dell’architettura medievale era iniziata ancor prima della laurea in Lettere discussa nel 1976 a Firenze con una tesi su L’architettura romanica religiosa nell’antico territorio di Siena, relatore Roberto Salvini. Già allora egli vantava numerosi studi pubblicati a partire dai primi anni Settanta, e fu grazie a questi lavori che nel 1979 ottenne l’incarico di Storia dell’urbanistica alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, dove nel 1985 divenne professore associato di Storia dell’Architettura, cattedra tenuta sino al pensionamento nel 2007. Nei quasi tre decenni di insegnamento universitario Moretti ha tenuto a Siena – o come professore supplente a Firenze – anche corsi di Storia della città e del territorio e di Architettura del paesaggio, intitolazioni che danno conto dell’ampiezza dei suoi interessi…» (I Curatori)
Fabio Gabrielli è Professore associato di Storia dell'architettura presso l'Università di Siena (dal 2005).
Giuliano Pinto è professore emerito di Storia medievale nell’Università di Firenze. I suoi studi hanno per oggetto prevalente la società italiana del basso Medioevo, con particolare attenzione agli aspetti economici, all’evoluzione demografica, ai rapporti tra città e territorio.

domenica 21 aprile 2024

Normanni, benedettini e templari nella valle del Simeto

Normanni, benedettini e templari nella valle del Simeto
Un’indagine tra Mito e Storia
di Massimo Scalisi
pp. 272; € 19,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Algra Editore, 2024
ISBN: 978-88-9341-724-2 

“Nella Sicilia orientale, a partire dal regno di Ruggero II si assiste al proliferare di un gran numero di frati e monaci, in particolare, cluniacensi, ospedalieri, cistercensi e templari. La presenza di questi ultimi sarà particolarmente intensa durante il regno di Guglielmo II di Altavilla.”

Tra il fiume Simeto e il vulcano Etna compaiono storie, misteri, miti e leggende che ripercorrono le tappe più importanti del passato della Sicilia. In particolare, le relazioni dell’ordine del Tempio con i principi normanni e con il monachesimo benedettino della Sicilia orientale segnano l’importanza strategica di questa terra nell’itinerario medievale dei pellegrinaggi e dei commerci che raggiungeva le rotte marittime del Mediterraneo e la Terra Santa.
Massimo Scalisi, laureato in Scienze Politiche, indirizzo storico-politico, presso l’Università degli Studi di Catania, ha conseguito una specializzazione in “Conservazione dei Beni Culturali ed Archeologici”, presso l’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, e un Master in Islamistica, presso l’“Istituto Universitario Orientale” di Napoli. Ha pubblicato nel 2018, per Officina della Stampa di Catania, I templari e l’ordine monastico di Santa Maria della Valle di Josaphat. Alla ricerca delle origini dei Poveri Cavalieri di Cristo.