Opusculum in Canticis Canticorum
di Angelomo di Luxeuil
Edizione critica a cura di Luigi G. G. Ricci
pp. CXC-173; € 68,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-382-1
Prima edizione critica del terzo e ultimo commento biblico, di quelli noti, di Angelomo di Luxeuil (i precedenti sono dedicati alla Genesi e ai Re). Esso risale probabilmente alla seconda metà dell’anno 851: commissionato dall’imperatore Lotario (e a lui dedicato) dopo la morte della consorte Ermengarda, fu completato al sopraggiungere dell’Avvento presumibilmente dello stesso anno. Per la sua composizione Angelomo si avvalse di tre fonti principali: l’Expositio in Canticum canticorum di Apponio, le due omelie sul Cantico di Gregorio Magno e la compilazione Vox antique ecclesie. Il più antico manoscritto, dei nove che conservano il testo, risale al secondo terzo dell’XI secolo, a circa due secoli di distanza dalla composizione dell’opera; eccetto un breve frammento datato all’anno 1500 circa, i rimanenti codici furono confezionati tra lo scorcio dello stesso secolo e la fine di quello successivo. La diffusione geografica dei testimoni coinvolge l’ambito tedesco meridionale, l’abbazia di Clairvaux e l’attuale regione olandese. L’editio princeps, pubblicata a Colonia nel 1531 per le cure di Iohannes Prael, confluì nella Patrologia Latina (vol. 115, coll. 551-628).
Luigi G. G. Ricci è professore ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica (settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/08) presso il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari.
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